Martedì notte, la vendita di attività rischiose, accompagnata da un notevole aumento del rendimento delle obbligazioni statunitensi, si è interrotta, mentre gli indici azionari hanno parzialmente recuperato la caduta. Molto probabilmente, il passaggio alla zona verde significa la crescente fiducia dei giocatori che Joe Biden vincerà le elezioni statunitensi. Trump non avrà il tempo di colmare il divario.
Questi sono tempi insoliti per le economie australiana e neozelandese. Mentre la seconda ondata della pandemia sta guadagnando slancio nell'emisfero settentrionale, costringendo l'uno o l'altro paese ad aumentare le restrizioni di quarantena, l'estate sta arrivando nell'emisfero meridionale. E l'estate, come sappiamo, è accompagnata da un forte calo del numero di persone infette. Di conseguenza, è probabile che la Nuova Zelanda e l'Australia rilancino gli affari e tornino alla normalità, il che dovrebbe essere accompagnato sia da un aumento della domanda interna che da una diminuzione della necessità di introdurre nuovi incentivi. Non è un caso che la RBNZ abbia posticipato l'esame della questione dei tassi negativi e dell'espansione del QE fino ad aprile, poco prima dell'inizio dell'inverno.
Il problema è che sia l'Australia che la Nuova Zelanda sono paesi orientati all'esportazione, quindi la crescita dell'attività economica potrebbe non fornire lo slancio necessario per la crescita economica a causa della domanda esterna drasticamente ridotta, che è in gran parte determinata dalla domanda negli Stati Uniti e nell'Europa occidentale. L'inflazione è al di sotto dell'obiettivo su tutta la linea e con l'ampliarsi della pandemia, ci sono poche speranze di un aumento della domanda dei consumatori.
Oggi ci aspettiamo lo sviluppo del trend che si è formato entro lunedì sera: tentativi di riprendere la crescita del petrolio, vendita di asset difensivi e domanda di rischio. Secondo le previsioni, i democratici potrebbero ottenere il controllo del Senato, che molto probabilmente metterà fine alle guerre commerciali che Trump ha condotto negli ultimi anni. I mercati vedono questa prospettiva come positiva.
NZDUSD
Il dollaro neozelandese viene scambiato in un intervallo senza una chiara direzione. Una settimana fa la priorità sembrava uscire dal range al rialzo, ma da lunedì, nonostante una serie di segnali positivi (la posizione lunga netta è aumentata su CME da 35 milioni a 469 milioni), il fair value è calato, rimanendo al di sopra della media di lungo termine, il che riduce le possibilità di una rinnovata crescita.
Lo stato dell'economia neozelandese sembra chiaro per la maggior parte delle banche che operano attivamente nel paese. Si prevede che la RBNZ ridurrà il tasso ai livelli negativi in aprile, ma prima, molto probabilmente a novembre, annuncerà un'espansione del suo programma di prestito mirato a sostenere l'attività commerciale in mezzo al calo della domanda esterna. L'incontro della RBNZ si terrà l'11 novembre, momento in cui saranno noti i risultati delle elezioni statunitensi, quindi la previsione può ora essere data solo con un alto grado di incertezza.
Il Kiwi sembra ancora migliore del dollaro australiano. Lo slancio per AUDNZD è diretto al ribasso. NZDUSD rimarrà in un intervallo ristretto in attesa dei risultati delle elezioni. Una vittoria fiduciosa dei Democratici consentirà alla coppia di consolidarsi sopra 0.6720 con l'obiettivo a 0.6930 / 50, qualsiasi altro risultato farà scendere il kiwi a 0.6480 e oltre e rafforzerà il dollaro.
AUDUSD
La posizione lunga netta dell'Aussie ha raggiunto 634 milioni, aumentando di 158 milioni durante la settimana. Questo segnale rialzista in realtà ha avuto scarso impatto sulle prospettive per l'Aussie, poiché la situazione è rimasta neutra o con un leggero vantaggio negativo secondo altri criteri. Il fair value è inferiore alla media di lungo periodo e tende a diminuire ulteriormente, pertanto le possibilità di una ripresa della crescita sono basse.
La RBA si incontrerà domani e la maggior parte degli esperti prevede che il tasso verrà ridotto allo 0,10% e che alcuni indicatori target verranno tagliati. Forse la RBA annuncerà l'inizio di acquisti mirati di asset, queste aspettative ora dominano la comunità di esperti e esercitano ulteriore pressione sull'AUD.
L'AUD/USD rimane entro i confini del canale discendente, l'ultimo tocco del bordo superiore è avvenuto il 28 ottobre. Obiettivo 0.6775 / 95, mentre i flussi di capitali supportano la tendenza al ribasso dell'AUD, nonostante il probabile trionfo dei Democratici.
