EUR/USD
Martedì l'euro è salito di 144 punti. Le ragioni formali citate dai media: la divergenza negli indici PMI tra Usa ed Europa, la ripresa dei negoziati congressuali sul secondo pacchetto di aiuti da 908 miliardi di dollari, si sono verificate solo in serata, ma l'euro è precipitato in mattinata. Significa solo che gli investitori non credono in una Brexit "dura" e rischiano fino all'ultimo momento.
L'attività commerciale nel settore manifatturiero della zona euro nella stima finale di novembre è stata rivista al rialzo da 53,6 punti a 53,8. Il PMI manifatturiero ISM statunitense è sceso da 59,3 a 57,5.
Sul grafico giornaliero il prezzo ha superato la linea incorporata del canale del prezzo e il massimo di settembre (1.2011). Ora l'obiettivo è davanti al prezzo a 1.2117. Il raggiungimento del livello, tuttavia, non avverrà oggi, la crescita speculativa raramente dura senza interruzioni. Soprattutto ora, quando si può dare un'occhiata al supporto 1.2011. Questo arresto è necessario anche per diluire l'oscillatore Marlin dalla zona di ipervenduto, in modo che possa poi crescere del tutto.
Sul grafico a quattro ore Marlin sembra alto nella zona di ipervenduto, prevedendo un leggero calo del prezzo. Il supporto è il massimo di settembre a 1.2011.