I risultati della riunione della Fed ad aprile hanno in qualche modo rassicurato gli investitori, dal momento che il regolatore e il suo capo J. Powell non hanno dato alcun segnale specifico sull'inizio dei cambiamenti nella politica monetaria, ma i discorsi di alcuni membri della Fed che cambiamenti significativi nella direzione del miglioramento dell'economia americana porteranno ad un calo degli acquisti di asset, hanno calmato ancora una volta i mercati finanziari lunedì.
Powell è stato ottimista nei suoi commenti sull'economia nazionale lunedì. Ha parlato molto della situazione del mercato del lavoro e delle difficoltà in atto nel processo di ripresa economica. In generale, niente di speciale, ma tra i relatori, il membro della Fed e il presidente della Fed di Richmond T.Barkin ha ricordato ancora una volta ai mercati che miglioramenti evidenti nelle dinamiche della ripresa, e quindi nella crescita dell'economia americana, porteranno sicuramente all'inizio del processo di riduzione dei riacquisti di obbligazioni da parte del regolatore con tutte le conseguenze già emergenti. Sebbene tali dichiarazioni non siano nuove, costringono gli investitori a lungo termine a essere cauti.
Al momento, i mercati azionari stanno vivendo un periodo di consolidamento degli indici azionari, che è associato alla fine dell'influenza positiva delle nuove misure di stimolo su larga scala negli Stati Uniti che in precedenza sostenevano i mercati, nonché alle dichiarazioni periodiche dei rappresentanti della Fed che non ci si dovrebbero aspettare cambiamenti nel tasso di cambio monetario del regolatore. Inoltre, la fine effettiva della stagione di rendicontazione aziendale non fornisce ai mercati nuovi segnali per l'acquisto di azioni delle società. Sullo sfondo dell'assenza di nuove notizie positive, principalmente dati economici e la crescita della tradizionale cautela prima delle vacanze estive, i mercati stanno già assistendo a un periodo di consolidamento di più giorni degli indici azionari, che probabilmente continuerà questa settimana.
Per quanto riguarda la situazione sui mercati dei cambi, rimane piuttosto noiosa. L'indice ICE del dollaro, dopo essere rimbalzato alla fine della scorsa settimana, già all'inizio di questa settimana, mostra dinamiche in un range piuttosto ristretto da 90,50 punti a 91,50 punti. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte delle principali coppie di valute in questo paniere mostra dinamiche laterali, ad eccezione della valuta canadese, che è balzata rispetto al dollaro sullo sfondo di una ripresa dei prezzi del greggio, che è tornata fiduciosamente al livelli dell'inizio dello scorso anno.
In generale, continuiamo ad aspettarci dinamiche laterali nel mercato FX, nei mercati azionari e nel mercato delle materie prime. Ciò continuerà fino a quando gli investitori non saranno convinti che l'economia globale riceverà un nuovo impulso per la crescita sulla scia del contenimento delle conseguenze della pandemia COVID-19, che si rivelerà essere una nuova ondata di acquisti di azioni aziendali, o un aumento dell'inflazione in America convincerà finalmente gli investitori che il potenziale di crescita del mercato azionario locale è già esaurito, e l'inizio di un cambiamento nel corso della politica monetaria non è lontano.
Previsione della giornata:
La coppia EURUSD ha trovato supporto al livello di 1,2015, che, se resiste, consentirà alla coppia, allontanandosi da esso, di salire a 1,2140.
L'oro si sta consolidando nell'intervallo 1765,00-1797,55. Riteniamo che la dinamica laterale del rendimento dei Treasury americani e l'assenza di notizie positive per il dollaro spingerà ulteriormente al rialzo il prezzo del metallo prezioso. Un breakout del livello di 1797,55 spingerà il prezzo fino a 1821,00.
