EUR/USD
Mercoledì negli Stati Uniti sono emersi dati solidi sull'inflazione e il calo dell'euro è stato paragonabile alla sua crescita sul rilascio dei dati sull'occupazione - 75 punti contro 98 di venerdì. L'IPC base di aprile è cresciuto dello 0,9% contro le aspettative dello 0,3%, l'IPC generale ha aggiunto lo 0,8% contro le aspettative dello 0,2%, su base annualizzata l'IPC è balzato dal 2,6% annualizzato al 4,2% annualizzato - all'indicatore più alto degli ultimi 13 anni. Il vicepresidente della Fed Richard Clarida, che ha commentato i dati, ha detto chiaramente che l'aumento dell'inflazione è temporaneo, ma la "vera disoccupazione" è dell'8,9% (ufficialmente 6,1%), quindi l'economia ha una lunga strada per riprendersi. Sentiamo ragionamenti simili dal 2014, quando la Fed ha cambiato le priorità con la velocità di rilascio dei dati: prima è l'inflazione, poi l'occupazione, poi la produzione industriale, poi di nuovo l'inflazione. Questo è un buon segno che la Fed non intende aumentare il tasso per almeno un anno, perché l'attuale debito del paese è di 28.1419 trilioni di dollari e per un anno e mezzo si prevede di crescere di altri 2 trilioni. La valuta nazionale può essere rafforzata facilmente e senza aumentare il tasso.
Sul grafico giornaliero si è formata la divergenza, l'obiettivo 1.1986 è diventato tangibile. La fissazione sotto il livello apre la strada (anche se non facile) a 1.1665. Rimane una probabilità del 15% di crescita del prezzo con la formazione di una doppia divergenza.
Sul h4 il prezzo fissato sotto la linea MACD (1.2097). La fissazione del prezzo sopra aumenterà leggermente la probabilità di una doppia divergenza. L'oscillatore Marlin è nella zona dei valori negativi. Attendiamo che l'euro scenda al minimo del 5 maggio.
