Come risultato di ieri, l'euro è sceso di 19 punti, mantenendo lo stato neutrale dopo la forte negoziazione di mercoledì. Ieri i volumi di scambio sono stati alti, tra i più alti degli ultimi due mesi. Questo crea il presupposto per un altro attacco ribassista all'euro, con il superamento del livello target 1.1170. Il prossimo livello target dopo 1.1170 è 1.1050, ovvero l'attacco può durare 260 punti.
Se invece guardiamo sul grafico settimanale, avremo l'impressione che la negoziazione in corso possa essere la chiusura di posizioni short sull'euro, aperte in estate. Questo è abbastanza logico prima delle riunioni della Fed e della BCE. Questi incontri o daranno una nuova tappa al calo dell'euro, o sono abbastanza in grado di trasformare la tendenza nella stessa crescita di medio termine, poiché gli incontri di dicembre saranno fondamentali per l'intero primo trimestre.
Al momento, come abbiamo detto in precedenza, l'euro si sta muovendo in una tendenza orizzontale nell'intervallo 1.1170-1.1375, ma il limite superiore può essere spostato a 1.1448, fino alla linea dell'indicatore MACD. Solo dopo aver superato questo livello si possono considerare gli scenari di medio termine della crescita dell'euro.
Sul daily l'oscillatore Marlin si sta avvicinando alla sua linea zero: c'è un'alta probabilità della sua entrata nella zona dei valori positivi, cioè il prezzo romperà il livello target del segnale 1.1375.
Sul grafico a quattro ore Marlin si è avvicinato alla linea dello zero neutro e ora, con un ulteriore movimento laterale del prezzo, potrebbe girare verso l'alto. E poi il prezzo salirà seguendo l'oscillatore, poiché Marlin è tecnicamente un indicatore anticipatore.
Se il prezzo scende sotto la linea MACD, al di sotto 1.1235 (che corrisponde anche al minimo del 30 novembre), si aprirà il livello target 1.1170.