Ieri l'euro è stato scambiato in un intervallo di oltre 90 punti, superando la resistenza delle linee dell'indicatore MACD e di bilancio a fine giornata. Si è verificata una spiacevole sorpresa del mercato.
Ma non abbiamo fretta di annunciare che il prezzo apparirà vicino a qualsiasi livello target "rialzista", e qui il target più vicino è 1.1415. La linea di segnale dell'oscillatore Marlin può calare e il prezzo può altrettanto facilmente tornare al minimo di ieri. La ragione di ciò sarà il fatto che la crescita dell'euro è avvenuta senza una spiccata propensione al rischio nei mercati adiacenti. Le azioni statunitensi hanno mostrato chiusure miste. I titoli di stato statunitensi hanno subito vendite, ma questa tendenza va avanti da 10 giorni e solleva nuove domande: dove va a finire il denaro dal mercato americano? Non c'è ancora una risposta a questa domanda. Il Tesoro sta aumentando rapidamente il suo debito e formalmente questo dovrebbe mantenere la domanda per la valuta americana. Il debito attuale è di 29.443 trilioni di dollari. Alla fine, l'euro si sta muovendo lateralmente già da un mese, e finché il prezzo non supererà i confini di questo intervallo laterale (1.1222-1.1383), è troppo presto per collegare i movimenti dell'euro con eventi esterni.
Sul grafico a quattro ore l'indicatore dell'oscillatore Marlin si muove orizzontalmente, il prezzo va periodicamente sopra e sotto la linea. L'oscillatore Marlin si trova nel trend laterale in un ampio intervallo, che al momento mostra l'intenzione di invertirsi verso il basso dalla zona dei valori positivi.
Quindi, l'aumento dei prezzi di ieri ha mostrato la continuazione dell'incertezza dell'euro. E quando finirà non si sa. Gennaio e febbraio possono essere difficili dal punto di vista geopolitico.
