Durante la sessione di trading di venerdì, i prezzi mondiali dell'oro nero mostrano un forte aumento. Detto questo, il costo del petrolio Brent è salito a oltre $92 al barile per la prima volta dall'autunno del 2014.
Così, al momento della stesura dell'articolo, i futures del petrolio Brent di aprile sono aumentati dell'1,02% e sono scambiati a $92.04 al barile. Il costo dei futures sul petrolio WTI con la fornitura a marzo è aumentato dell'1,11% - fino a $91.27. Per entrambi i tipi di petrolio, questa settimana potrebbe essere la settima settimana di aumento consecutivo del prezzo. Allo stesso tempo, solo dall'inizio del 2022, i futures sul petrolio Brent sono aumentati del 18% e il petrolio WTI - del 21%.
La ragione principale per la spettacolare dinamica positiva dell'oro nero è la prospettiva di ulteriori interruzioni nella catena di fornitura sullo sfondo del clima gelido in gran parte degli Stati Uniti. Il freddo dell'Artico e il massiccio ciclone invernale hanno portato a gravi interruzioni della produzione di petrolio e di energia elettrica negli stati centrali e nordorientali dell'America. Il Texas, uno dei più grandi stati produttori di petrolio degli Stati Uniti, è stato particolarmente colpito dal gelo e dal ghiaccio. Gli analisti ritengono che l'ulteriore deterioramento del tempo può influire negativamente sulle infrastrutture petrolifere e del gas della regione e sulla logistica delle materie prime, così come stimolare l'aumento del consumo di carburante.
Il peggioramento della situazione geopolitica nell'Europa dell'est e nel Medio Oriente si è rivelato anche un fattore importante per l'aumento del mercato dell'oro nero.
Alla vigilia, i rappresentanti dei paesi del cartello OPEC+ hanno concordato di aumentare la produzione di oro nero a marzo di 400.000 barili al giorno (b/d). Dall'estate del 2021, l'alleanza petrolifera riduce permanentemente le restrizioni sulla produzione di idrocarburi e aumenta le quote mensili di 0,4 milioni di B/D per aumentare la produzione il più rapidamente possibile.
Nelle loro previsioni per il futuro del mercato petrolifero, gli esperti delle principali banche mondiali sottolineano che il valore del Brent continuerà ad essere vicino al suo picco, sostenuto da fattori geopolitici e dalla positività degli investitori. Quando l'ansia dei partecipanti del mercato in occasione di un nuovo ceppo del COVID-19 "Omicron", il rallentamento della ripresa dell'economia globale e l'elevata inflazione non dovrebbero avere un impatto significativo sui prezzi del petrolio.
Così, gli analisti della banca commerciale russa Citi ritengono che entro la fine di quest'anno il prezzo del Brent potrebbe aumentare a $100 al barile.
Inoltre, gli esperti del conglomerato finanziario americano Morgan Stanley sono sicuri che dopo agosto 2022, il prezzo del petrolio Brent colpirà il segno di $100 al barile, sullo sfondo di bassa riserva di materie prime, deficit della libera capacità produttiva e di bassi investimenti nel settore.
La Bank of America prevede che il prezzo di un barile di oro nero Brent aumenterà a $120 entro luglio 2022. L'incentivo principale per l'aumento del costo delle materie prime, secondo gli economisti, sarà una maggiore domanda di benzina e la capacità di lavorazione limitata.
