L'australiano ha guadagnato 31 punti ieri grazie alla forte crescita nei mercati delle materie prime, con il rame in rialzo del 2,52%, il minerale di ferro in rialzo dell'1,79% e il carbone in rialzo del 25% mentre gli acquirenti cercano di sostituire le forniture russe. Tuttavia, il dollaro USA è notevolmente più forte. Negli ultimi 4 giorni, l'indice del dollaro si è rafforzato dell'1,18%, mentre il dollaro australiano è cresciuto dello 0,89% nello stesso periodo.
Dal punto di vista tecnico, l'australiano è già stanco di crescere contro il mercato: sul grafico giornaliero l'oscillatore Marlin è in calo, sul grafico a quattro ore Marlin ha formato un intervallo laterale. Se oggi vengono rilasciati i buoni dati sull'occupazione negli Stati Uniti, il prezzo potrebbe scendere sotto l'intervallo 0.7291-0.7315, consolidarsi al di sotto di esso e scendere ulteriormente (0.7227). Il target 0.7415/30 non verrà raggiunto.
Sul grafico a quattro ore, come già notato, Marlin giace nel canale laterale, la quotazione stessa non ha fretta di crescere in previsione del rilascio dei dati statunitensi. Ci aspettiamo che il non farm vada bene, vicino ai 400mila previsti, poiché nelle ultime 6 settimane le domande di sussidio di disoccupazione sono diminuite.
Quindi, lo scenario principale è un tentativo del dollaro australiano di prendere piede sotto il target range 0.7291-0.7315, sopra il quale è uscito ieri, e questa uscita sta per diventare falsa.