Durante il discorso di Powell di ieri, che non ha avuto praticamente alcun impatto sul mercato valutario e sui mercati azionari, comunque sono stati fatti diverse tesi, che, a nostro avviso, meritano attenzione. La cosa più importante, ha detto Powell, è la disponibilità della Fed ad aumentare il tasso immediatamente dello 0,5%, se la situazione lo richiede. E "la situazione" già lo richiede. Ricordiamo che in precedenza molti trader e investitori hanno previsto un aumento del tasso dello 0,5% a marzo. L'inflazione era già aumentata al 7,9% su base annua, il motivo per cui le aspettative erano così elevate. Tuttavia, solo una settimana prima della riunione, Powell ha notato che avrebbe personalmente votato per un aumento del tasso dello 0,25% e ha indicato che il conflitto geopolitico in Europa crea ulteriori rischi per gli Stati Uniti e per l'economia mondiale. Pertanto, è meglio considerare tutto attentamente prima di prendere una decisione così radicale. E ora, una settimana dopo la riunione della Fed, Powell sta cambiando la sua retorica e dicendo che è pronto a sostenere un aumento del tasso dello 0,5%. È un'ammissione di proprio errore? Già un altro errore, poiché in precedenza, Powell per lungo tempo ha definito l'aumento dell'inflazione "temporaneo", fino a quando non è diventato assolutamente chiaro a tutti che questo "temporaneo" può essere prolungato per diversi anni.
Adotteremo tutte le misure necessarie per tornare alla stabilità dei prezzi, ha detto Powell lunedì. Se c'è bisogno di misure più aggressive sotto forma di un aumento superiore allo 0,25% in una o più riunioni, lo faremo, ha aggiunto J.Powell. Se consideriamo che dobbiamo rendere la politica monetaria più rigida di quanto previsto dal livello neutrale, lo faremo, ha riassunto il capo della Fed. Quindi la retorica di Powell è effettivamente cambiata, e ora ci si attende una politica monetaria ancora più rigorosa negli Stati Uniti nel 2022-2023. Ma la grande domanda senza risposta rimane l'inflazione di lunga durata. Il fatto è che anche qualche aumento dei tassi non risolverà l'effetto negativo dell'aumento dei prezzi di petrolio, gas e materie prime. "Oro nero" è aumentato di prezzo ieri a $114, il gas costa quasi $5000 per 1000 metri cubi. E il fatto che molti paesi del mondo si rifiutano gli acquisti di petrolio e gas dalla Russia dimostra solo che il mercato del petrolio e del gas formerà un deficit, che stimolerà i prezzi ancora più alti. Così la Fed può alzare il tasso quanto vuole, ma se i prezzi dell'energia aumentano in parallelo, l'inflazione continuerà ad accelerare. Pertanto, ci aspettiamo che l'efficacia delle misure della Fed raggiunga lo zero nei prossimi mesi. Il conflitto nell'Europa orientale deve essere risolto il prima possibile.
