Venerdì i tentativi dell'euro di crescere nella prima metà della giornata sono stati infine soppressi dalla conferma della Fed di aumentare il tasso al prossimo incontro di 0,50 punti in una volta (J. Williams), le fluttuazioni degli indici azionari (S&P500 0,51%, Nasdaq -0,16%, Russell2000 -0,07%), ovvero il cauto ritiro degli investitori dal rischio, l'accordo raggiunto tra Usa e Ue sulla fornitura del gas americano, il calo degli indici IFO tedeschi a marzo; l'attuale valutazione del clima aziendale è scesa da 98,5 a 90,8 (previsione 94,2), la fiducia delle imprese è scesa da 98,4 a 85,1 - è stata peggiore solo a maggio 2020 a causa del lockdown per il coronavirus. Di conseguenza, l'euro ha chiuso la giornata in ribasso di 15 punti.
L'oscillatore Marlin sul grafico giornaliero non mostra più alcuna intenzione di uscire dalla zona dei valori negativi, mentre il prezzo sta già scendendo sotto il livello di segnale 1.0962 e si sta dirigendo verso il livello target 1.0820. Il superamento di 1.0820 apre il target al limite inferiore del canale del prezzo 1.0715.
Sul grafico a quattro ore, il prezzo è andato sotto la linea dell'indicatore MACD con la fissazione, l'oscillatore Marlin ha confermato la falsità dell'uscita sopra la linea dello zero ed ora è pronto a riprendere il calo nella prospettiva di diversi giorni. Aspettiamo il prezzo a 1.0820.