Alla fine della scorsa settimana, la stragrande maggioranza degli indici azionari globali era sotto pressione, il dollaro USA è salito e gli asset delle materie prime hanno mostrato una volatilità degli scambi estremamente elevata.
La ragione principale di questo comportamento è il fattore di incertezza ancora esistente su come andrà la Fed in termini di aumento dei tassi di interesse questo autunno (e, di conseguenza, delle altre banche centrali mondiali) da settembre. La domanda - se valga la pena considerare la possibilità di continuare, come richiesto dai membri della Fed, un aggressivo rialzo dei tassi di interesse - resta tuttora in vigore. Il mercato pone anche una serie di questioni critiche: l'inflazione e i prezzi dell'energia.
Gli ultimi dati sull'inflazione al consumo hanno mostrato una correzione al ribasso sia in Europa che negli Stati Uniti, fatta eccezione per la Gran Bretagna, dove ha superato la soglia del 10% e si è fissata sul livello del 10,1% a luglio. La dinamica dell'inflazione dipende dai prezzi dei generi alimentari, che sono saliti a livelli di prezzo senza precedenti negli ultimi decenni in Occidente, da una serie di altri motivi e, naturalmente, dai prezzi dell'energia, il cui calo locale ha consentito alle agenzie statistiche dell'Europa continentale e degli Stati Uniti "disegnare" una diminuzione della pressione inflazionistica. Su questa onda, i trading floor occidentali si sono entusiasmati e hanno iniziato un rally locale nei mercati azionari, accompagnato da un indebolimento del dollaro. Il verbale della riunione di luglio pubblicato mercoledì non ha fatto altro che alimentare il fuoco dell'incertezza e l'attuale rischio globale di caduta in recessione dell'economia mondiale.
Cosa accadrà dopo e quale evento della prossima settimana giocherà il ruolo più importante per i mercati?
Attireranno l'attenzione i dati pubblicati sugli indicatori di produzione, ma il focus del mercato sarà il discorso di J. Powell, capo della Fed, al simposio a Jackson Hole, dove tradizionalmente i capi della Banca Centrale riassumono i risultati semestrali e annunciano i piani per i prossimi sei mesi. Gli investitori seguiranno l'intonazione e il discorso dell'oratore per capire da soli se il regolatore effettuerà davvero un ulteriore aumento aggressivo dei tassi di interesse o se semplicemente spaventa i mercati e il settore reale dell'economia al fine di ridurre il numero di persone che desiderano prendere in prestito denaro e quindi avere un impatto di raffreddamento sull'economia nazionale.
A proposito, uno scenario del genere può anche essere. All'inizio dell'era di A. Greenspan, il capo a lungo termine della Fed, la banca ha attivamente manipolato verbalmente i mercati e il settore dei prestiti al fine di ottenere l'effetto desiderato senza intraprendere azioni reali. Come sarà questa volta, il tempo lo dirà.
Per quanto riguarda le dinamiche odierne dei mercati, riteniamo che l'avvio negativo delle negoziazioni in Europa possa esercitare pressioni sulle valute europee, che sosterranno la domanda del dollaro, che, a sua volta, sta crescendo sullo sfondo dei rendimenti dei Treasury in aumento.
Previsioni della giornata:
Coppia GBPUSD
La coppia sta testando il livello di 1,1800. Il calo della domanda di asset rischiosi alla vigilia di un evento importante - il discorso di J. Powell al simposio a Jackson Hole - sta mettendo sotto pressione la coppia, sostenendo il dollaro come valuta rifugio. La caduta della coppia e il consolidamento al di sotto di questo livello potrebbero portare a un calo a 1,1700.
Coppia USDCAD
La coppia è leggermente al di sopra del livello di 1,3000. Il calo dei prezzi del greggio e la generale avversione al rischio dei mercati potrebbero portare a un rialzo locale della coppia a 1,3080.
