I principali indici asiatici continuano a mostrare una crescita fino all'1,5%. Il KOSPI coreano ha guadagnato meno di altri - solo lo 0,21%. Lo Shanghai Composite e l'australiano S&P/ASX 200 sono saliti un po' di più, rispettivamente dello 0,69% e dello 0,9%. Lo Shenzhen Composite di Shenzhen e il giapponese Nikkei 225 hanno superato l'1%, aumentando rispettivamente dell'1,34% e dell'1,13%. L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito più di altri, in rialzo dell'1,46%.
L'umore positivo degli investitori è dovuto alla speranza che vengano allentate nel paese le misure anti-COVID. Le autorità cinesi dichiarano che grazie a un numero sempre più crescente di persone vaccinate contro il COVID-19 e all'accumulo di esperienza necessaria nel trattamento e nella prevenzione della malattia, arriva una nuova fase nella lotta contro l'infezione da coronavirus. In alcune grandi città sono già state revocate le rigide misure introdotte in precedenza: quarantena per le persone infette e per chi è stato a contatto con loro, blocco del lavoro delle imprese, eccetera.
Se le autorità cinesi passeranno veramente a una politica meno restrittiva nei confronti del COVID-19, allora questo darà una nuova spinta alla crescita dei titoli asiatici. La fine della politica di "tolleranza zero" per COVID-19 nel paese consentirà alla RPC di convivere con il coronavirus come lo fa il resto del mondo.
Un altro fattore positivo è stato il rialzo di ieri dei principali indici azionari statunitesi, causato dal discorso del capo della Federal Reserve americana. Nella sua dichiarazione ha annunciato la possibilità di applicare misure di politica monetaria meno severe. Il ritmo di aumento del tasso di interesse potrebbe essere rallentato già alla prossima riunione, che si terrà questo mese. Tuttavia, è troppo presto per parlare di tagli dei tassi, in quanto l'esperienza dimostra che tali decisioni potrebbero essere premature nella situazione attuale.
I maggiori guadagni sulla borsa di Hong Kong hanno mostrato Shenzhou International Group, in rialzo del 9%, Chow Tai Fook Jewellery Group, in rialzo del 6,6% e Baidu, in rialzo del 5%.
In rialzo delle quotazioni anche i titoli di Alibaba, che è salito del 4,3%; China Unicom, che ha guadagnato il 4,6%; China Telecom, che è aumentato del 2,2%; e JD.com, che è cresciuto dell'1,5%.
In rialzo anche le azioni giapponesi, con Eisai in aumento del 4,7%, Advantest del 4,3% e Shiseido del 4,1%.
Le azioni Fast Retailing, SoftBank Group e Sony hanno mostrato una crescita delle quotazioni meno significativa, aumentando rispettivamente del 2,8%, 1,8% e 0,9%.
Secondo i dati conclusivi, la Corea del Sud ha registrato una crescita del PIL del 3,1% nell'ultimo trimestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Al confronto con il secondo trimestre, la crescita dell'economia è aumentata dello 0,3%. È l'aumento più debole di quest'anno. Tuttavia, il suo ritmo corrisponde ai dati preliminari e le aspettative degli esperti.
L'aumento dell'indice coreano ha contribuito all'aumento dei prezzi delle azioni delle maggiori società: i giornali Hyundai Motor hanno guadagnato lo 0,9% e Samsung Electronics - 0,5%.
Tra le componenti australiane dell'S&P/ASX 200, BHP ha guadagnato il 2,1% e Rio Tinto ha raggiunto il 3,3%.
