Dopo una cupa estate, il mercato dell'argento sembra stia recuperando terreno, visto che alla fine della settimana scorsa i prezzi hanno raggiunto il livello più alto da giugno.
La scorsa settimana, i prezzi sono aumentati di oltre il 9%. L'argento ha visto la sua migliore performance settimanale da agosto 2020. Anche la scorsa settimana l'argento è amentato del 22% da novembre.
La banca d'investimento canadese TD Securities ha annunciato giovedì di aver chiuso una posizione short tattica sull'argento con una perdita del 14% dopo che "una compressione epica ha spinto il rally del 25% rispetto i minimi di ottobre".
Gli analisti della banca si aspettavano che l'aumento dei tassi di interesse statunitensi, insieme alla crescente minaccia di una recessione, avrebbe esercitato una pressione significativa sul metallo prezioso.
Daniel Ghali, strategist senior delle materie prime presso TDS, ha dichiarato: "Continuiamo ad aspettarci che l'appetito per gli investimenti in metalli preziosi rimanga contenuto nel mezzo del regime cap-and-trade, ciò presuppone che il consolidamento dei prezzi potrebbe ancora avvenire nel 2023".
L'aumento dell'argento ha sovraperformato l'oro di un margine significativo, con il rapporto oro/argento che è sceso al livello più basso dalla fine di marzo, più recentemente a circa 77,65 punti.
L'intero mercato dei metalli preziosi è salito la scorsa settimana, dopo che mercoledì il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che era giunto il momento per la banca centrale statunitense di rallentare il ritmo della stretta monetaria a dicembre.
Insieme al cambiamento delle aspettative sui tassi di interesse per l'argento, il sentiment rialzista è in aumento in quanto il mercato vede una domanda fisica record per il 2022.
Nel corso della recente discussione ospitata dalla London Bullion Market Association, Jonathan Butler, stratega dei metalli preziosi presso Mitsubishi Corp, ha affermato che l'argento ha un futuro molto luminoso, anche se deve affrontare venti contrari a breve termine a causa dell'aggressività politica monetaria restrittiva del Federal Reserve System.