La valuta americana è riuscita a mantenere le posizioni conquistate, avendo ricevuto sostegno dalle statistiche macroeconomiche positive provenienti dagli USA. La valuta europea, al contrario, ha "fatto un passo indietro", perdendo contro la sua rivale nella coppia EUR/USD. Tuttavia, gli esperti temono che il gioco indebolirà il dollaro a lungo termine, sebbene esso stia mostrando successo a breve termine.
Lunedì sera, 5 dicembre, il biglietto verde è salito in modo significativo rispetto all'euro a causa di rapporti positivi dal settore commerciale statunitense. Secondo i dati attuali, a novembre l'indice di attività delle imprese nel settore dei servizi (ISM) è salito a 56,5 da 54,4 di ottobre. Ciò ha superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un calo del dato a 53,3.
I dati macroeconomici inaspettatamente forti hanno permesso al biglietto verde di trovare un secondo vento. Martedì mattina, 6 dicembre, la tendenza al rialzo dell'USD è continuata, ma senza molta espressività. La dinamica della valuta statunitense è rimasta relativamente calma sullo sfondo della calma delle notizie sul mercato finanziario. Allo stesso tempo, la coppia EUR/USD veniva scambiata a 1,0487, cercando di mantenere le posizioni guadagnate.
In precedenza si è saputo che in ottobre gli ordini di produzione negli Stati Uniti e gli ordini di beni durevoli erano superiori alle attese. Allo stesso tempo, l'indice PMI nel settore dei servizi (ISM) in forte aumento è diventato l'indicatore principale. Secondo gli esperti, ciò indica un aumento dell'impulso inflazionistico nel settore dei servizi, sebbene processi disinflazionistici siano già stati registrati nel settore delle materie prime.
Secondo gli analisti della Fed di St. Louis, le attuali aspettative di inflazione negli Stati Uniti sono "una prova della forza delle decisioni aggressive della Fed". Questi sentimenti sono supportati da un contesto geopolitico teso e da solidi dati macro provenienti dagli Stati Uniti. Allo stesso tempo, nel prossimo futuro è possibile una pausa nel mercato dei cambi, solo più tardi martedì 6 dicembre verranno pubblicate le statistiche sulla bilancia commerciale degli Stati Uniti. Secondo le previsioni preliminari, il deficit commerciale dovrebbe aumentare dai precedenti 73,3 miliardi di dollari a 80 miliardi di dollari.
La prossima settimana sono previste riunioni delle banche centrali mondiali. L'argomento chiave è ancora l'aumento dei tassi di interesse. Secondo stime preliminari, dopo la riunione del 13-14 dicembre, la Fed potrebbe aumentare il tasso di 50 bp. p., fino al 4,25%–4,5% annuo. Tuttavia, è possibile che il regolatore prenda una pausa in questo processo. Secondo il presidente della Fed Jerome Powell, "rallentare in questa fase è un buon modo per bilanciare i rischi". Allo stesso tempo, il capo dell'autorità di regolamentazione ha sottolineato che i tassi saliranno ancora, poiché la lotta all'inflazione "richiede il mantenimento della politica monetaria a un livello restrittivo per un certo tempo".
In questo contesto, è possibile un certo deprezzamento della valuta statunitense, ritengono gli esperti. Il mese scorso, il biglietto verde si è notevolmente indebolito, anche se è improbabile che questa tendenza si consolidi nel prossimo futuro. Secondo le previsioni degli economisti della MUFG Bank, è possibile una costante inversione al ribasso del dollaro USA dopo un periodo di fluttuazioni della sua dinamica. Secondo gli esperti, il periodo di instabilità del dollaro durerà nei prossimi tre o quattro mesi ed entro la fine del 2023 potrebbe indebolirsi. Allo stesso tempo, la MUFG Bank non vede alcun motivo per una lunga contrazione del biglietto verde, sebbene le attuali condizioni finanziarie "impediscano una correzione sostenuta del dollaro dopo il rafforzamento".
L'indebolimento del dollaro è possibile con un graduale abbandono della strategia della Fed volta a inasprire la politica monetaria. Tuttavia, se la Fed rimane aggressiva, il biglietto verde guadagnerà slancio il prossimo anno. Secondo gli analisti, ciò consentirà alla valuta statunitense di rimanere a galla per molto tempo.