Il balzo infrasettimanale della sterlina suggerisce che è troppo presto per scartarla e potrebbe mostrare un forte rally prima della fine dell'anno. Gli analisti tecnici preannunciano un'ulteriore crescita della coppia GBP/USD. Il quadro fondamentale è ambiguo, ma al momento il vantaggio è ancora dalla parte della sterlina. La prossima settimana sarà un punto di svolta per molte valute, compresa la sterlina. Una serie di incontri delle Banche Centrali mondiali sarà fondamentale per plasmare l'umore sui mercati mondiali.
Il proseguimento del rally aspettano anche gli strateghi del Credit Suisse. A loro avviso, un campanellino importante è arrivato quando la sterlina ha completato il suo periodo di consolidamento, dopo aver sperimentato un periodo di rafforzamento di più settimane rispetto al dollaro. Molti non riuscivano a capire come è successo, visto che l'umore per la sterlina era inizialmente negativo, ed ecco, all'improvviso il rally così con un accenno di proseguimento.
L'atteggiamento negativo nei confronti della sterlina era dovuto al fatto che le previsioni di consenso per l'economia britannica ipotizzavano una recessione. La Gran Bretagna potrebbe diventare una delle economie di mercato meno sviluppate nel 2023.
Ma questa è la natura delle aspettative: fanno sì che gli scambi diventino troppo saturi e inclini a notevoli inversioni. Qui bisognerebbe concentrarsi sul lato tecnico della questione, che aiuterà a dare uno sguardo più realistico alle prospettive della sterlina.
L'analisi tecnica suggerisce un ulteriore rafforzamento della coppia GBP/USD ai massimi di maggio a 1,2670 e oltre.
Come potrebbe svilupparsi?
Prima del rally, si prevede una fase di consolidamento a breve termine. In generale, come notano gli strateghi, questo è un fenomeno temporaneo. Poi, gli acquirenti prenderanno d'assalto la resistenza a 1,2408.
Il prossimo obiettivo del test sarà 1,2520, e alla fine, potrebbe essere superato il picco di maggio a 1,2670. Se sarà sfondato, ci sarà la possibilità di una crescita fino a 1,2760.
Non escludo lo sviluppo dello scenario nella direzione opposta. Vale la pena seguire il movimento attorno al punto 1,2050. È probabile che una chiusura inferiore porti a un pullback più profondo nell'area 1,1900-1,1875. C'è già un supporto molto più forte qui.
La dinamica e la direzione del prezzo sono importanti, ma gli analisti, inclini a tenere conto delle prospettive economiche per il Regno Unito, mantenendo tendenza ribassista per la sterlina.
La realizzazione dei rischi macroeconomici danneggerà la sterlina, l'attuale rally alla fine si trasformerà in un rimbalzo temporaneo. Allo stesso tempo, il dollaro nelle ultime sessioni accenna al suo risveglio, o meglio alla ripresa del rally, se, ovviamente, la Fed lo consentirà.
Nel frattempo, le cose non stanno andando proprio bene nel Regno Unito, con l'economia che deve affrontare un periodo di scioperi a dicembre.
"Centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il paese stanno andando in sciopero in vari settori per controversie su salari, pensioni, lavoro e condizioni. Tra gli altri, vi sono ferrovieri, autisti di autobus, infermieri, impiegati statali e impiegati delle poste. Considerando che questo accade poche settimane prima di Natale, potremo vedere un impatto significativo su un'economia già debole", – commentano nella City.
Il terzo trimestre è in calo e tutti i segnali indicano l'ennesimo crollo trimestrale. Il prossimo anno si prevede difficile a causa degli effetti dell'inflazione e dei rialzi dei tassi di interesse.
Capital Economics stima che l'inflazione e i tassi saranno leggermente più alti nel 2023 rispetto a quanto ipotizzato attualmente. Questo spiega perché si aspetta una recessione più profonda, che porterà a un calo del 2% del PIL.
Gli economisti di Rabobank sono ancora negativi nei confronti della valuta britannica, notano la vulnerabilità della sterlina e vedono i rischi di un ribasso della coppia GBP/USD. Per la maggior parte del 2023, la quotazione verrà scambiata al di sotto di 1,2000.
Sfilata della Banca Centrale e della valuta britannica
Nel frattempo, come notato sopra, la sterlina continua a consolidarsi, e i trader attendono con impazienza un fitto calendario economico la prossima settimana.
L'evento chiave che gli operatori del mercato seguiranno è la pubblicazione dell'inflazione negli Stati Uniti il 13 dicembre. Una crescita inaspettata dei prezzi porterà sicuramente a un aumento del dollaro.
Il giorno dopo ci sarà la riunione della Fed e, di conseguenza, la decisione di alzare il tasso. Qui, per la coppia GBP/USD è assicurato un altro punto di svolta.
L'aumento di 50 punti base è praticamente scontato, quindi le previsioni aggiornate sui futuri rialzi dei tassi saranno molto importanti. Se verrà annunciato che i tassi saliranno molto più del previsto in precedenza, allora questo porterà a un aumento del dollaro.
Dopo la Fed, la Bank of England terrà la sua riunione il 15 dicembre, dove si prevede un aumento del tasso simile – 50 punti base. Qui, come nel caso della Fed, saranno importanti i commenti del regolatore, che determineranno la reazione del mercato. Anche se al momento si sa che gli economisti della banca non intendono fornire agli operatori di mercato i dati aggiornati.
Intanto, qualsiasi segnale che la Banca d'Inghilterra continuerà ad alzare i tassi, dovrebbe sostenere la sterlina.
"Dopo l'aumento della prossima settimana, la Banca centrale d'Inghilterra aumenterà il tasso di altri 50 punti base nel primo trimestre, e successivamente, di 25 punti base nel secondo. Allo stesso tempo, le previsioni mediane mostrano che il tasso bancario raggiungerà il picco del 4,25%. Le previsioni per il tasso finale andavano dal 3,50% al 4,75%" – afferma l'ultimo sondaggio Reuters.
Giovedì, la coppia GBP/USD ha lottato per l'area 1,2230, venerdì per 1,2260. Se gli acquirenti riescono a fissare la quotazione più in alto, lo slancio positivo incoraggerà un'ulteriore crescita, puntando la coppia a 1,2290-1,2300.
Se la soglia di 1,2230 verrà sfondata, la sterlina rimarrà lateralmente tra quest'area e 1,2150 fino agli eventi importanti della prossima settimana.
