Negli ultimi sette giorni la valuta giapponese si è rafforzata rispetto al dollaro di oltre il 3%. Tuttavia, questa settimana, gli analisti non si aspettano forti dinamiche della coppia USD/JPY. Tutto il movimento inizierà dopo Capodanno.
Trionfo JPY
A differenza dei paesi occidentali, in Oriente non tutti hanno chiuso per il fine settimana di Natale. Oggi le negoziazioni vengono eseguite sulle borse cinesi e sul sito di Tokyo, mentre i mercati di Australia, Hong Kong e Singapore sono chiusi.
Durante la sessione asiatica a bassa liquidità, la coppia USD/JPY mostra un leggero calo. Al momento della pubblicazione, la major è in calo dello 0,3% a quota 132,6.
L'asset dollaro-yen continua a subire forti pressioni a causa delle crescenti speculazioni su una possibile inversione della banca centrale giapponese.
Ricordiamo che la scorsa settimana la BOJ ha scioccato i mercati con il suo adeguamento inaspettato della politica di controllo della curva dei rendimenti.
La decisione del regolatore di ampliare la gamma dei rendimenti dei titoli di stato a 10 anni è stata vista dai trader come una mossa da falco. Ciò ha portato a un brusco balzo dello yen.
Martedì scorso, la valuta giapponese si è rafforzata nei confronti del dollaro di quasi il 4%, ignorando la retorica accomodante del presidente della BOJ.
Haruhiko Kuroda ha dichiarato che la banca centrale non intende ridurre la sua politica ultra morbida, in quanto si prevede un calo nel 2023.
Tuttavia, il mercato ora ha tutte le ragioni per non prendere sul serio i commenti del capo della Banca del Giappone, il cui mandato scade nell'aprile del prossimo anno.
La maggior parte degli investitori ritiene che dopo l'uscita di Kuroda, il regolatore sarà costretto a prendere il percorso da falco, perché le pressioni inflazionistiche si intensificheranno.
I timori dei trader a questo proposito si sono notevolmente rafforzati dopo la pubblicazione, lo scorso venerdì, del rapporto sui prezzi al consumo in Giappone.
I dati hanno mostrato che nel mese di novembre l'inflazione core annuale del paese ha raggiunto un nuovo massimo di 40 anni del 3,7%. Questo è un altro argomento a conferma del fatto che l'aumento dei prezzi in Giappone si allarga sempre di più.
Previsioni USD/JPY: settimana, mese e anno
Questa settimana, l'asset dollaro-yen verrà scambiato in un trend laterale pre-capodanno, dato che nei prossimi giorni a causa delle festività non sono previsti eventi importanti che potrebbero influenzare in modo significativo la dinamica della quotazione.
Con tutto ciò, gli analisti prevedono un appiattimento con una pendenza verso il basso, viste le crescenti aspettative del mercato riguardo a una possibile inversione della Banca del Giappone.
Tuttavia, dopo le feste, il quadro potrebbe iniziare a cambiare a favore del dollaro. Gli esperti di Danske Bank ritengono che il biglietto verde abbia buone possibilità di crescita a fronte del crescente rischio di una recessione globale.
"Per evitare che l'inflazione sfugga di nuovo al controllo, le banche centrali saranno costrette a mantenere la linea dura più a lungo, il che avrà sicuramente un impatto negativo sulla crescita economica globale. In questo scenario, la domanda del dollaro, considerata la migliore valuta rifugio, potrebbe aumentare in modo significativo", affermano gli strateghi valutari di Danske Bank.
Inoltre, gli analisti prevedono una crescita del biglietto verde nel contesto del continuo inasprimento negli Stati Uniti. Il fatto che la Fed intende avviare altri cicli di rialzi dei tassi dovrebbe superare in importanza la potenziale resa della Banca del Giappone.
Danske Bank vede la coppia USD/JPY rafforzarsi a 137 nel prossimo mese e a 139 nei prossimi 3 mesi.
Lo yen potrà riprendere la crescita contro il biglietto verde non prima di aprile, quando l'attuale capo della BOJ lascerà il suo incarico ed è probabile che il regolatore inizi a normalizzare il suo corso monetario, sottolineano gli esperti.
Secondo le stime degli esperti, tra sei mesi la coppia USD/JPY scenderà al livello di 135, e tra 12 mesi lo yen verrà scambiato contro il dollaro a circa 128.
