L'inflazione negli Stati Uniti ha continuato a diminuire fino alla fine del 2022, così come le aspettative di crescita futura, alimentando le speranze che il periodo peggiore di pressione sui prezzi sia passato.
Secondo i dati del Dipartimento del Commercio pubblicati venerdì scorso, gli indicatori di inflazione anteposti dalla Federal Reserve sono diminuiti a novembre, compreso il tasso annuo, che ha registrato il più basso aumento in un anno.
Tuttavia, secondo la Fed: i salari crescono ancora troppo velocemente. Mentre la banca centrale si avvicina alla fine del suo ciclo di aumento dei tassi, i dati mostrano che i costi di indebitamento rimarranno elevati per un periodo prolungato fino a quando i politici non saranno più fiduciosi che la pressione sui prezzi abbia una costante tendenza al ribasso.
La spesa al consumo corretta per l'inflazione è rimasta piatta a novembre, ma i dati di oltre un mese indicano un calo significativo della domanda.
"In generale, i dati pubblicati hanno dipinto un quadro di un rallentamento dell'economia a fine anno, che dovrebbe contribuire a un ulteriore rallentamento dell'inflazione mentre ci avviciniamo al 2023", ha detto Sam Millett, stratega del reddito fisso presso il Commonwealth Financial Network.
L'indice complessivo dei prezzi PCE è cresciuto dello 0,1%, ed è in aumento del 5,5% rispetto l'anno scorso, il dato più basso da ottobre 2021 ma comunque ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della banca centrale.
Anche se questa dovrebbe essere una buona notizia per Powell e i suoi colleghi, la crescita dei salari, specialmente nel settore dei servizi, rimane costantemente stabile. Il reddito disponibile corretto per l'inflazione è aumentato dello 0,3%.
Sebbene questo sia stato un vantaggio per i lavoratori americani, i funzionari lo vedono come un potenziale pericolo per la traiettoria dei prezzi.
Il mercato immobiliare, particolarmente sensibile alle variazioni dei tassi di interesse, potrebbe stabilizzarsi man mano che i tassi dei mutui scenderanno dai massimi degli ultimi due anni. Le vendite di nuove case sono aumentate inaspettatamente a novembre per il secondo mese consecutivo, sebbene i dati siano molto volatili.
I consumatori stanno diventando sempre più ottimisti riguardo alle pressioni sui prezzi, con le aspettative di inflazione a breve e lungo termine in calo questo mese, secondo i dati dell'Università del Michigan. Ciò riflette una riduzione delle pressioni sui prezzi e un allentamento della situazione nelle stazioni di servizio, che rafforzano il sentiment, ma i dati mostrano un elevato grado di incertezza.
