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FX.co ★ L'euro non ha fretta

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Forex Analysis:::2023-01-19T14:20:01

L'euro non ha fretta

Finché gli occhi non vedono, non credere alle orecchie. Ecco, l'euro non crede alla retorica da falco dei plenipotenziari della Bce guidati da Christine Lagarde, che cercano di dissuadere gli investitori dalla veridicità del terminale di Bloomberg. Il tabloid ha affermato il giorno prima, citando fonti competenti del Consiglio direttivo, che la Banca centrale europea stesse valutando il ritmo del rallentamento di restrizione monetaria da +50 punti base a febbraio fino a +25 punti base a marzo. EUR/USD non sa chi sia più affidabile e continua a oscillare come un pendolo da una parte all'altra intorno a quota 1,083.

Secondo Christine Lagarde, l'economia della zona euro sta reggendo molto meglio del previsto, quindi è difficile credere che il rialzo del tasso di deposito di 50 punti base a febbraio sarà un singolo evento. È qualcosa di più. Il capo della Banca dei Paesi Bassi, Claes Knot, sostiene che la BCE non si fermerà sicuramente dopo aver aumentato di mezzo punto il costo del prestito nella prossima riunione, e il suo collega francese Francois Villaroy de Galo sottolinea che le osservazioni fatte dal capo della Banca centrale europea a dicembre su un passo così ampio rimangono valide oggi.

Dinamiche del PIL europeo e dell'inflazione

L'euro non ha fretta

Si ha la sensazione che i plenipotenziari della Banca Centrale facciano a gara tra loro cercando di giustificarsi di non aver rivelato a Bloomberg informazioni sul rallentamento del ritmo di restrizione monetaria. Il mercato guarda in silenzio, già abituato alla retorica aggressiva dei funzionari della Fed. Così, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha svelaqto che nella previsione del FOMC ha votato per un aumento del tasso sui fondi federali al 5,25-5,5%. La sua collega di Cleveland, Loretta Mester, in risposta ai dati statistici deludenti sulle vendite al dettaglio, sui prezzi alla produzione e all'industria negli Stati Uniti, ha affermato che la Fed "sta cominciando a vedere i risultati di cui ha bisogno". Si tratta di rallentare la domanda interna, che alla fine dovrebbe riportare l'inflazione all'obiettivo del 2%.

Previsioni del FOMC per il tasso sui fondi federali

L'euro non ha fretta

E mentre i "falchi" della BCE e della Fed urlano l'uno più forte dell'altro, EUR/USD è guidato dagli indici azionari americani. Il rialzo e il successivo ribasso degli indici nelle negoziazioni del 18 gennaio hanno rotolato la coppia di valuta principale su un ottovolante.

L'euro non ha fretta

Contrariamente alle nebbiose prospettive a breve termine, la situazione sull'orizzonte d'investimento a medio e lungo termine appare molto più trasparente. Per questo va ringraziata la Cina che, secondo le stime di Natixis, garantirà nel 2023 la metà della crescita dell'intera economia globale. Questa è una buona notizia sia per i paesi in via di sviluppo che per l'Eurozona orientata all'export. Secondo le previsioni degli esperti Bloomberg, il PIL della Cina accelererà dal 3% al 5,1% quest'anno, e il prossimo anno il tasso di crescita sarà del 5%.

Tecnicamente, sul grafico giornaliero EUR/USD è giunto il momento di consolidamento. I "tori" e gli "orsi" stanno lottando per il limite superiore dell'intervallo di valore equo di 1,05-1,0785. Ha senso utilizzare un rimbalzo da questo livello, o il rafforzamento dell'euro sopra 1,083$ per formare posizioni lunghe con target a 1,095$ e 1,104$.

Analyst InstaForex
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