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FX.co ★ L'euro ha ricevuto un impulso dopo la riunione della Fed: lo slancio continua

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Analysis News:::2023-02-02T08:10:41

L'euro ha ricevuto un impulso dopo la riunione della Fed: lo slancio continua

L'euro ha ricevuto un impulso dopo la riunione della Fed: lo slancio continua

La valuta europea, a differenza di quella americana, ha mostrato ancora una volta una crescita sbalorditiva, superando il livello tondo psicologicamente importante di 1,1000. In questo contesto, il biglietto verde deve compiere molti sforzi per "salvare la faccia" e mantenere lo status di valuta leader a livello mondiale.

Dopo la pubblicazione dei risultati della riunione della Fed, il dollaro ha leggermente rallentato la discesa, ma un ulteriore rialzo era fuori questione. Nella serata di mercoledì 1 febbraio il dollaro ha continuato a scendere, mentre l'euro è salito a 1,0907. Secondo le osservazioni degli analisti, per la prima volta negli ultimi 10 mesi, la valuta europea ha raggiunto il picco di 1.1000 e poi ha superato con successo questa barriera. La mattina di giovedì 2 febbraio, la coppia EUR/USD era vicina a 1,1016, sorprendendo i mercati con il calo del dollaro e l'ascesa dell'euro a nuovi massimi.

L'euro ha ricevuto un impulso dopo la riunione della Fed: lo slancio continua

Come risultato della riunione, la Fed ha alzato il tasso di interesse di 25 punti base come previsto, fino al 4,5%-4,75% annuo. Ricordiamo che questo è il valore massimo da ottobre 2007. In precedenza, il regolatore ha rallentato il ritmo dell'aumento dei tassi: a dicembre 2022, il tasso è stato aumentato di 50 punti base, mentre prima è stato aumentato di 75 punti base per quattro volte di fila. La prossima riunione della Fed è prevista per il 21-22 marzo.

Secondo le dichiarazioni dei rappresentanti del regolatore, sarebbe opportuno un ulteriore aumento dei tassi per raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2%. Il regolatore intende proseguire con relativa politica monetaria restrittiva per poter raggiungere quest'obiettivo.

L'euro ha ricevuto un impulso dopo la riunione della Fed: lo slancio continua

Secondo Jerome Powell, presidente della Fed, nel prossimo futuro il regolatore "ha molto lavoro da fare" relativo alla normalizzazione del tasso di inflazione. Per riuscire a farlo, la Fed dovrà "continuare ad alzare i tassi per contenere l'inflazione", sottolinea J. Powell. In precedenza, il capo della Fed ha osservato che il dipartimento non prende in considerazione pause tra gli aumenti dei tassi. Secondo il funzionario, è molto difficile per l'economia americana tornare a un tasso di inflazione stabile del 2% "senza un significativo indebolimento del mercato del lavoro". Allo stesso tempo, J. Powell evidenzia che l'economia statunitense continuerà a crescere, nonostante le misure deflazionistiche, e l'inflazione tornerà al 2% senza un aumento significativo della disoccupazione e un rallentamento economico su larga scala.

Commentando le prospettive della politica monetaria dopo un altro aumento dei tassi, il presidente del FOMC ha dichiarato che "l'eccessiva stretta della politica monetaria è causata dall'attuale necessità, ma non è una priorità". "Alla luce dell'inasprimento complessivo delle politiche monetarie e del suo ritardo in questa materia, la Fed continua a rallentare il ritmo di rialzi dei tassi rispetto allo scorso anno", ha aggiunto J. Powell. In risposta alla domanda su un possibile allentamento della politica monetaria, il presidente del FOMC ha osservato che "la storia mette in guardia contro decisioni premature su una questione così importante".

In precedenza, J. Powell ha detto che "è prematuro parlare di una vittoria sull'inflazione, anche se ora è notevolmente indebolita". Tuttavia, il tasso di inflazione negli Stati Uniti rimane elevato, quindi il trionfo è ancora lontano. Per vincere è necessario ridurre tutte le componenti inflazionistiche, sottolinea il capo del regolatore.

Per quanto riguarda l'aumento dei tassi, la posizione della Fed è rimasta la stessa: per passare a un "adeguato regime restrittivo" saranno necessari almeno due aumenti dei tassi di interesse. Anche se ora il regolatore è ben lontano da un tale livello, questo dovrebbe essere perseguito.

In questo contesto, gli operatori di mercato prevedono che a marzo la crescita dei tassi rallenti, rimanendo al livello del 4,75%-5% annuo. Secondo le previsioni preliminari, nel settembre 2023 il regolatore ridurrà il tasso in vista di un rallentamento dell'inflazione e dell'inizio di una recessione nell'economia statunitense. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare, dato che a dicembre 2022 il dipartimento ha dichiarato di non avere intenzione di ridurre i tassi fino al 2024.

Gli attuali commenti di G. Powell sono stati percepiti dal mercato come accomodanti, nonostante l'avvertimento sulle difficoltà nel raggiungere l'obiettivo del tasso di inflazione del 2%. Inoltre, gli analisti hanno registrato un divario significativo tra gli attuali prezzi di mercato e i piani della Fed. In questo contesto, nel prossimo futuro sono possibili "forti shock economici", commentano gli esperti della Mizuho Bank.

Analyst InstaForex
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