Negli ultimi mesi, gli analisti e i partecipanti al mercato si sono preparati ad un potenziale aumento dei tassi della Fed a maggio di quest'anno. Tuttavia, questo scenario è ancora incerto. Se attuato, i trader e gli investitori si aspettano la crescita della valuta statunitense, che ora è piuttosto instabile.
Secondo gli analisti, al momento la Fed ha tutte le ragioni per aumentare il tasso di interesse a maggio di 25 punti base, fino al 5,00%–5,25%. Il motivo sono gli attuali dati macroeconomici sul mercato del lavoro statunitense. Si ricorda che nel primo mese della primavera l'economia degli Stati Uniti ha creato 236.000 nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo. Questo indicatore ha superato le previsioni degli economisti che ipotizzavano un aumento di 230.000 posti di lavoro. Secondo le stime del Dipartimento del lavoro americano, negli ultimi 11 mesi si sono stati scostamenti tra le aspettative degli esperti e i risultati effettivi: questi ultimi superano le previsioni.
Secondo gli esperti, i rapporti attuali sul mercato del lavoro statunitense sono piuttosto positivi. C'è però un unico neo: nel settore privato sono stati aggiunti solo 189.000 posti di lavoro, il minimo da dicembre 2020. Inoltre, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è improvvisamente sceso al 3,5% dal precedente 3,6%, anche se gli esperti prevedevano il mantenimento di questo indicatore. Un ulteriore fattore di pressione è stata la riduzione dell'occupazione di 9.000 e 1.000 dipendenti nei settori delle costruzioni e della manifattura americane.
Da segnalare che subito dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro statunitense, le possibilità di un rialzo dei tassi Fed a maggio sono salite al 70% (dal precedente 50%). Questa è una buona notizia per il biglietto verde, ne sono sicuri gli esperti. Secondo i dati sull'indice del dollaro (USDX), alla fine della scorsa settimana si è registrato un aumento del sentiment rialzista per la valuta statunitense. Per alcuni giorni i partecipanti al mercato hanno aumentato le loro posizioni sul rialzo del dollaro USA. Allo stesso tempo, i grandi fondi di investimento hanno aumentato gli acquisti di dollari del 4% in una settimana e ridotto il volume delle vendite. Il rafforzamento di questa tendenza contribuisce alla crescita della valuta statunitense, sostengono gli analisti.
In questo contesto, il dollaro ha guadagnato slancio e alla fine della scorsa settimana ha superato l'euro. Il catalizzatore della crescita dell'USD è stato l'aumento del numero di posti di lavoro negli Stati Uniti e le speranze del mercato per un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed il mese prossimo. Lunedì mattina, 10 aprile, l'euro era stabile rispetto al dollaro, aumentando a 1,0899. In seguito, la coppia EUR/USD si è aggirata intorno a 1,0915, superando con successo le barriere dei prezzi.
Questa settimana i mercati si stanno concentrando su ulteriori dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, sui verbali della riunione di marzo della Federal Reserve e sull'inizio della stagione dei resoconti. Ci si aspetta che i dati macroeconomici attuali aiutino a valutare più attentamente la situazione economica e a fornire chiarezza sulla futura politica monetaria della banca centrale. Mercoledì 12 aprile verrà pubblicata l'inflazione annuale degli Stati Uniti per marzo. Secondo le previsioni preliminari, questo indicatore rallenterà al 5,2% rispetto al precedente 6%. Gli analisti non escludono che l'attuale livello di inflazione possa essere il più basso dal maggio 2021. Inoltre, gli investitori sono concentrati sull'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI). Secondo gli economisti, questo indicatore sarà del 0,4% al mese e del 5,6% su base annua.
A metà settimana verranno pubblicati anche i verbali della riunione di marzo della Federal Reserve, che potrebbero contenere accenni sui suggerimenti sui piani della banca centrale per il tasso chiave. Inoltre, i partecipanti al mercato si aspettano una maggiore chiarezza sulla situazione riguardo all'insorgere di una recessione. In precedenza, la previsione dei funzionari della Fed, ovvero il grafico a punti sulla fine del 2023, prevedeva un tasso di disoccupazione del 4,5%. Tuttavia, la situazione è cambiata.
Secondo le stime preliminari, alla fine dell'anno il tasso di disoccupazione effettivo sarà inferiore a questa previsione. Inoltre, ci sono crescenti rischi di restrizioni finanziarie che favoriscono un aumento del tasso di disoccupazione. In tale scenario, l'economia americana potrebbe precipitare in una recessione nel terzo o nel quarto trimestre del 2023. In caso di una tale situazione, un'impennata improvvisa della disoccupazione potrebbe verificarsi nel primo o nel secondo trimestre del 2024.
In questo contesto, il regolatore statunitense potrebbe rivedere la precedente strategia volta ad aumentare i tassi di interesse. Secondo alcuni analisti, il rapido aumento dei tassi provoca spesso problemi che devono essere risolti con la loro riduzione. Molti partecipanti al mercato sono fiduciosi che la Fed inizierà a tagliare i tassi di interesse prima del previsto.
Da notare che fino a poco tempo fa, il mercato aveva previsto alcuni aumenti dei tassi della Federal Reserve, mentre il rallentamento del ciclo di inasprimento della politica monetaria era discutibile. Tuttavia, dopo la crisi bancaria, i trader e gli investitori hanno riconsiderato le loro decisioni precedenti. Ora gli operatori di mercato dubitano che il tasso sui fondi federali rimarrà al livello del 4,75%-5,00%. Gli esperti ammettono la sua riduzione alla fine di settembre 2023 e gli investitori prezzano proprio questa opzione nei prezzi. Secondo gli strateghi valutari, se i rischi economici aumenteranno e le attuali cifre di inflazione e vendite al dettaglio deluderanno i mercati, l'aumento dei tassi verrà rinviato.
