Mentre il mercato azionario statunitense si dirige verso il massimo annuale, Larry Fink, presidente e CEO di BlackRock, ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero evitare una grave recessione quest'anno, anche se l'inflazione potrebbe rimanere elevata per un po' di tempo a venire. "No, non vedo una grande recessione", ha detto Fink. "Non sono sicuro che ci sarà nel 2023, ma l'inizio del 2024 sarà piuttosto difficile".
Il capo della più grande società di gestione patrimoniale del mondo afferma che la probabilità di una recessione dipende dalla lotta della Federal Reserve contro l'inflazione. Ricordiamo che ormai la Banca Centrale ha portato il tasso di interesse chiave al livello del 5,00% e non ha intenzione di fermarsi.
"Tutto dipende da quale sarà il percorso dell'inflazione a breve termine e da come reagirà la Fed. Credo che l'inflazione sarà più stabile per un periodo di tempo maggiore di quanto molti prevedono", ha detto Fink.
Vorrei sottolineare che ultimamente le pressioni sui prezzi mostrano segni di allentamento a seguito di una serie di rialzi aggressivi dei tassi nell'ultimo anno. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato solo dello 0,1% su base mensile ed è sceso al 5% su base annua, ben al di sotto delle aspettative degli economisti. Ma vale la pena notare che mentre l'aumento annuale complessivo dell'IPC è stato il più basso da giugno 2021, l'inflazione è ancora ben al di sopra dei livelli della Fed, dove i politici sono più a loro agio. L'obiettivo della banca centrale è di circa il 2%, che indica un livello di crescita sano e stabile.
Pre-market
Le azioni della banca d'investimento Goldman Sachs sono scese del 3,5% nel trading pre-mercato dopo che il rapporto ha mostrato un fatturato del primo trimestre di 12,22 miliardi di dollari, al di sotto delle previsioni degli analisti di 12,79 miliardi. Goldman ha anche dichiarato di aver subito una grave perdita di 470 milioni di dollari, che era direttamente correlata alla vendita di prestiti al consumo nella sua divisione Marcus.
Le azioni di Johnson & Johnson, il produttore di farmaci e prodotti di consumo, sono aumentate solo dell'1,0% nel pre-mercato dopo che è diventato chiaro che le vendite del primo trimestre sono aumentate del 5,6% a 24,75 miliardi di dollari, che ha superato le previsioni degli economisti di 23,67 miliardi di dollari. L'utile rettificato è di 2,68 dollari per azione. Il CEO di Johnson & Johnson ha sottolineato "ottimi risultati in tutti e tre i segmenti di attività", peraltro, l'azienda ha aumentato la media delle previsioni del 2023.
Le azioni di BofA hanno guadagnato circa l'1,8% nel trading pre-mercato dopo che la società ha superato le aspettative degli analisti. Gli alti tassi di interesse della Fed hanno consentito alla banca di ottenere buoni risultati, aumentando il reddito netto di BofA del 25% a 14,4 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il quadro tecnico del S&P 500, la domanda di attività rischiose rimane, ma un'ulteriore crescita dell'indice si verificherà dopo che i tori riusciranno a salire sopra il livello di 4180$, da dove non è lontano a 4208$. Altrettanto importante per i tori sarà controllare il lidello di 4229$, il che rafforzerà il nuovo mercato rialzista. In caso di movimento al ribasso sullo sfondo di una mancanza di benchmark e di domanda, gli acquirenti dovranno farsi notare intorno a 4.116$. La rottura di questo livello spingerà rapidamente lo strumento di trading a 4090$ e 4060$ e aprirà la strada a 4038$.
