La storia si ripete. Se si parte da questo principio, il bitcoin dovrebbe svolazzare come una farfalla. Ad aprile ha chiuso il quarto mese consecutivo in zona verde, mostrando la serie di vittorie più lunga dal 2020-2021. Quando in passato il token è cresciuto per quattro o più mesi di fila, nell'anno successivo ha aggiunto il 260% al suo valore. Basandosi sui prezzi attuali, si parla di un rally BTC/USD fino a 100.000. Ma in realtà non è sempre così.
A prima vista, il principale driver della crescita del bitcoin è la crisi bancaria. Il crollo della fiducia nelle istituzioni di credito a causa del loro fallimento e nelle valute fiat favorisce il trasferimento di capitali nel mondo delle criptovalute. I token sono un'alternativa ai depositi bancari, la fuga dai quali è alla base dell'attuale crisi. Se così fosse, il crollo delle azioni delle banche regionali avrebbe dovuto far salire i prezzi del BTC/USD sopra i 30.000. Ma non è successo. Perché?
Dinamica delle azioni delle banche americane
In primo luogo, c'è il rischio di perdere. Un quarto dei 40.000 token emessi nel 2022 sono risultati essere truffe. Anche investendo in cripto-asset e cripto-istituti più affidabili, non è garantita la conservazione del denaro. Lo dimostrano i crolli di Terra e FTX. Attualmente, la Securities and Exchange Commission ha pretese nei confronti di Binance, mentre il fallimento di uno dei più grandi cripto-creditori, Genesis, è paragonabile alla morte della First Republic.
In secondo luogo, le azioni bancarie che precipitano nel baratro trascinano con sé gli indici azionari degli Stati Uniti. Di conseguenza, la propensione al rischio si deteriora e i primi ad essere colpiti sono gli asset a reddito fisso. E il bitcoin, che ha guadagnato il 70% dall'inizio dell'anno, si trova tra le vittime. Tuttavia, è importante notare che il token sta resistendo, il che sta portando a una diminuzione della correlazione BTC/USD con l'S&P 500.
Dinamica di Bitcoin e la sua correlazione con l'S&P 500
Tuttavia, non tutti gli indici azionari sono uguali. Il leader del settore delle criptovalute è legato soprattutto al Nasdaq Composite. La raccomandazione di JP Morgan di acquistare questo asset, così come l'oro in caso di recessione economica negli Stati Uniti, fa piacere ai fan del Bitcoin.
A mio avviso, la crisi bancaria porta più benefici che danni agli asset crittografici. La caduta delle azioni degli istituti di credito in un momento in cui sembrava che tutto fosse tranquillo rappresenta una sorta di pressione sulla Fed. Infatti, molti degli emittenti le cui azioni sono crollate hanno registrato utili nel primo trimestre. First Republic è stato acquisito da una banca più grande. Tutto tranquillo? No, il Fed deve semplicemente effettuare una svolta "accomodante" per salvare l'intero sistema.
Se la banca centrale inizia a ridurre i tassi, il dollaro statunitense si indebolirà. Questa notizia è positiva per l'intero settore delle criptovalute. Se la fiducia nella valuta fiat è compromessa, il bitcoin e i suoi simili prosperano.
Tecnicamente, la rottura del triangolo da parte del BTC/USD e la stabilizzazione sopra il fair value di 29.250 sono condizioni necessarie per la ripresa del trend rialzista. In tal caso, aumentiamo gli acquisti in direzione del target del 161,8% secondo il pattern AB=CD. Esso si trova vicino al livello di 33.500.
