Più si avvicina un possibile default negli Stati Uniti, più spesso sorge la domanda: in cosa investire? Lo yen giapponese rappresenta una delle opzioni più interessanti. Nonostante l'indebolimento dell'economia, il nuovo capo della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha espresso l'intenzione di mantenere una politica monetaria ultra-accomodante. Nonostante l'ampliamento del differenziale di rendimento tra i titoli di Stato americani e quelli giapponesi, che favorisce l'accelerazione dell'USD/JPY, la valuta del Paese del Sol Levante è considerata un asset rifugio. Come di consueto, è molto richiesta durante le crisi globali.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha confermato che, in assenza di un accordo sul rialzo del tetto del debito pubblico di 31,4 trilioni di dollari, il governo non sarà in grado di adempiere ai propri obblighi. Ciò porterebbe al primo default nella storia degli Stati Uniti. Una situazione simile si è verificata nel 2011, quando Democratici e Repubblicani non sono riusciti a trovare un compromesso, il rating del credito degli Stati Uniti è stato abbassato e si è verificato il caos sui mercati. Alla fine, un accordo è stato firmato entro poche ore. Difficilmente qualcuno desidererebbe ripetere la storia di dodici anni fa.
In particolare, il Giappone, i cui investitori sono i maggiori detentori del debito americano. Tuttavia, paradossalmente, il default potrebbe portare a un aumento della domanda di titoli del Tesoro degli Stati Uniti come asset rifugio. Il debito degli Stati Uniti è al secondo posto nella lista degli strumenti di investimento più popolari dopo l'oro nel caso in cui Repubblicani e Democratici non riescano a trovare un accordo. Questa opinione è stata espressa da investitori globali partecipanti al sondaggio di Markets Live Pulse.
I migliori asset da acquistare in caso di default negli Stati Uniti
In questa lista figura anche lo yen. Tuttavia, è meno popolare rispetto al dollaro statunitense e al bitcoin. Il leader del settore delle criptovalute è visto come una sorta di oro digitale sul mercato. Il suo acquisto è considerato un investimento redditizio anche in caso di default. Per quanto riguarda il biglietto verde, la storia ha molti esempi quando andava alla ruba durante le crisi, anche nei casi in cui gli Stati Uniti erano l'epicentro di queste turbolenze.
Secondo Bank of America, il default spingerà l'America verso una recessione. Durante periodi di contrazione dell'economia statunitense, il mercato delle materie prime ne risente. Il calo dei prezzi delle materie prime influenzerà positivamente il commercio estero del Giappone e contribuirà a una diminuzione delle quotazioni USD/JPY. Se la recessione non sarà considerata inevitabile, le operazioni di carry trade continueranno a prosperare, mantenendo una pressione sullo yen.
La stessa cosa si può dire riguardo alla crescita economica. Gli esperti di Bloomberg prevedono una debolezza nella prima trimestre per il Paese del Sol Levante. UBS ha ridotto la stima dal 2% all'1%, ma prevede un'accelerazione nel resto dell'anno. Anche Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le aspettative, passando dall'1,7% all'1,1%. Tuttavia, la banca prevede una forte crescita del PIL nel quarto trimestre.
Dal punto di vista tecnico, il movimento rialzista di USD/JPY verso il limite superiore del triangolo continua. Ha senso incrementare le posizioni long formate dal livello di 135,4. Come obiettivo intermedio, viene considerato il livello 137,2.
