Ieri, martedì 23 maggio, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha detto che la Banca Centrale Europea dovrebbe ancora alzare i tassi di interesse diverse volte e poi mantenerli a un livello stabile fino a quando l'inflazione non sarà completamente contenuta.
Complessivamente, dall'anno scorso a luglio, la BCE ha aumentato i tassi di interesse di 375 punti base, promettendo ulteriori misure restrittive per contrastare l'aumento dei prezzi. Tuttavia, la maggior parte degli economisti ritiene che, dopo l'aumento più rapido dei tassi nella storia degli ultimi 25 anni, la banca centrale si trovi ora nella fase finale della stretta monetaria.
Secondo il capo della Banca Centrale Francese, François Vilroua de Gallo, entro la fine dell'estate i tassi raggiungeranno il picco. La domanda è: per quanto tempo rimarranno elevati?
Il problema è che l'inflazione si attesta ancora al 7%, che è più del triplo dell'obiettivo della BCE del 2%. Una decelerazione, soprattutto per quanto riguarda i beni di base, potrebbe verificarsi non prima dell'autunno.
Di conseguenza, potrebbero essere necessari altri due o tre aumenti dei tassi. E come risultato di tali aumenti, entro la fine di settembre il tasso di deposito della BCE sarà del 3,75% o del 4,00%.
I mercati hanno già considerato due aumenti del 25 punti base e si aspettano una riduzione dei tassi solo all'inizio del 2024. Tuttavia, alcuni membri della BCE respingono questa idea.
