Dopo un rapido calo nei mesi di maggio e giugno, l'oro sta lottando per trovare una direzione. A favore dei ribassisti di XAU/USD, giocano l'aumento dei rendimenti dei Treasury statunitensi e un dollaro forte. Mentre i rialzisti scommettono sulle continue tensioni geopolitiche e sugli effetti ritardati della stretta monetaria. Dall'inizio del ciclo di rialzi dei tassi da parte delle principali banche centrali delle valute G10, i tassi sono aumentati di 3765 punti base. Prima o poi, le restrizioni monetarie avranno un impatto sullo stato di salute dell'economia mondiale.
Dinamica dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi
È improbabile che ciò accada presto. Gli Stati Uniti rimangono forti, il mercato del lavoro è estremamente teso e l'inflazione è persistentemente alta. In tali circostanze, la Federal Reserve (Fed) è semplicemente obbligata a continuare quanto avviato. La Banca centrale intende aumentare il tasso sui fondi federali al 5,75% entro la fine del 2023 e non abbassarlo al di sotto del 4% entro la fine del 2024. Il costo elevato del prestito è la chiave per la stabilità del dollaro statunitense e l'aumento dei rendimenti dei titoli del tesoro. In tale ambiente, il metallo giallo non si sente a proprio agio.
Peraltro, gli indici azionari sono in crescita mentre lo spread tra i tassi sui bond aziendali e quelli del tesoro si riduce. Ciò indica una crescente propensione al rischio a livello globale e mette sotto pressione gli asset rifugio.
La situazione, spiacevole per l'oro, è aggravata dal calo delle aspettative inflazionistiche. I consumatori si aspettano di vedere i prezzi a un livello del 4,1% fra un anno, molto inferiore al picco recente del 6,8%. In tre anni, la cifra sarà del 3%. Prima della pandemia si parlava del 2,8%, e allora la Fed considerava le aspettative inflazionistiche ben ancorate. Più scendono, maggiore sarà il rendimento reale dei titoli del tesoro statunitensi. Non è una buona notizia per l'XAU/USD.
Dinamica delle aspettative di inflazione negli Stati Uniti
Cosa succederà dopo? Secondo me, i due scenari più fattibili per lo sviluppo futuro sono i seguenti. Nel primo, l'economia degli Stati Uniti finalmente inizia a sentire il dolore della stretta monetaria. Nel terzo trimestre, i dati macroeconomici peggiorano negli Stati Uniti e l'oro gradualmente si riprende. Tuttavia, nel quarto trimestre, le possibilità di un atterraggio morbido aumentano notevolmente e l'oro torna a essere sotto pressione.
Il secondo scenario ipotizza che l'intervallo di tempo tra l'inizio della restrizione monetaria e il dolore dell'economia sia più lungo della media di 18 mesi. I dati continuano a favoreggiare i sostenitori del dollaro americano, il che si riflette negativamente sull'XAU/USD.
Nessuno sa per certo cosa accadrà effettivamente. Tuttavia, un'indicazione potrebbe provenire dal mercato del lavoro degli Stati Uniti. Secondo le previsioni degli esperti di Bloomberg, un aumento di 245.000 occupati sarebbe un dato significativo. Questo potrebbe convincere della stabilità del mercato e diventare un motivo per la vendita dell'oro. Tuttavia, se le statistiche deluderanno, la situazione potrebbe essere diversa.
Dal punto di vista tecnico, nel grafico giornaliero, l'incapacità dell'oro di rimanere all'interno del range di valore equo compreso tra 1919$ e 1967$ potrebbe essere un motivo per vendere al rimbalzo dall'EMA. Finché il prezzo si mantiene al di sotto di 1959$, ci concentriamo sulle posizioni corte. Al di sopra di questo livello, si attiva il modello di inversione dell'onda di Wolfe.
