Mentre l'euro cerca di trovare la stabilità e la sterlina tenta di rompere i confini del range laterale, molti trader probabilmente rimandano decisioni importanti fino alla fine di agosto, quando si terrà il simposio di Jackson Hole (dal 24 al 26 agosto), al quale parteciperanno rappresentanti delle principali banche centrali di tutto il mondo. Ma ciò che i partecipanti al mercato attendono di più è l'intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previsto per venerdì mattina.
La scorsa settimana la Federal Reserve ha pubblicato il verbale della sua riunione di luglio sulla politica monetaria, in cui si afferma che la maggior parte dei funzionari della Fed vede un significativo rischio di aumento dell'inflazione, il che, a sua volta, potrebbe richiedere un ulteriore stretta della politica monetaria. D'altra parte, due rappresentanti della Fed erano favorevoli a mantenere i tassi invariati, che è stato il primo vero segno di disaccordo sulla via da seguire.
Inoltre, dati chiave recenti hanno mostrato che la pressione sui prezzi e sui salari continua a diminuire negli Stati Uniti, il che dovrebbe sostenere gli argomenti a favore dell'interruzione dell'aumento dei tassi. Peraltro, continuiamo a osservare una crescita dell'attività nel mercato del lavoro e delle spese dei consumatori, che sta sollevando preoccupazioni tra i decisori politici riguardo alle prospettive di ulteriore calo dell'inflazione.
Pertanto, la chiarezza su come Powell possa valutare questi eventi è un momento critico. Inoltre, grande attenzione sarà rivolta anche a qualsiasi accenno su come la Federal Reserve intende procedere con i tassi nel 2024. Molti economisti si aspettano che Powell adotti un tono più equilibrato a Jackson Hole, accennando la fine del ciclo restrittivo e sottolineando la necessità di mantenere i tassi di interesse a un livello più elevato per un periodo di tempo più prolungato.
Oltre a Jackson Hole, il calendario dei dati economici degli Stati Uniti è piuttosto scarso e include solo rapporto sulle vendite di case esistenti, vendite di case nuove e ordini di beni durevoli.
In questo contesto, non sorprende la vendita continua di titoli del Tesoro statunitense. Questa settimana, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti emetterà obbligazioni a 20 anni e titoli a 30 anni protetti dall'inflazione, il cui interesse, come si sa, è imprevedibile. Se gli investitori saranno cauti nei loro acquisti, è evidente che sarà necessario un rendimento ancora più elevato per attirarli nuovamente.
Per quanto riguarda le valute, la domanda di dollari americani potrebbe diminuire leggermente, specialmente in vista della presa di profitti e della correzione nella stessa coppia EUR/USD, che è stata piuttosto debole dalla metà di luglio. La sterlina britannica potrebbe addirittura registrare un forte aumento.
Per quanto riguarda il quadro tecnico odierno dell'EUR/USD, la pressione sull'euro rimane. Per un ritorno del controllo da parte degli acquirenti, sarà necessario superare il livello di 1.0890. Questo consentirebbe di risalire fino a 1.0920 e testare il livello di 1.0950. Già da questo livello è possibile salire a 1.0980, ma farlo senza il supporto di grandi player sarà abbastanza problematico. In caso di diminuzione dello strumento di trading, attendo qualche azione significativa da parte dei principali acquirenti solo nella zona di 1.0860. Se non ci saranno, potrebbe essere opportuno attendere il raggiungimento del nuovo minimo a 1.0840 o aprire posizioni long da 1.0810.
Per quanto riguarda il quadro tecnico del GBP/USD, il trading continua all'interno del canale. Si può contare su un rafforzamento solo dopo aver ottenuto il controllo sopra il livello di 1.2765. Il ritorno di questo range rafforzerà le speranze di un recupero in area 1,2810, dopodiché si potrà parlare di un più marcato rialzo della sterlina in area 1,2850. Se la coppia scende, gli orsi cercheranno di prendere il controllo del livello di 1,2720. In caso di successo, la rottura di questo intervallo colpirebbe le posizioni dei rialzisti e spingerebbe la coppia GBP/USD a un minimo di 1,2680 con la prospettiva di raggiungere il livello di 1,2650.
