Ieri sia l'euro che la sterlina britannica sono stati notevolmente scossi dalle notizie che le economie di questi paesi stanno rallentando sensibilmente nel terzo trimestre rispetto al primo semestre. L'infezione del settore manifatturiero, il cui calo sta avvenendo a un ritmo piuttosto rapido, si è estesa anche al settore dei servizi.
Secondo i dati, il calo dell'attività del settore privato nella zona euro si è intensificato ad agosto di quest'anno. Ciò ha spinto gli investitori a scommettere sul fatto che la Banca Centrale Europea interromperà la campagna di aumento dei tassi d'interesse il mese prossimo. Ad agosto, il settore dei servizi ha smesso di trainare l'intera economia e ha seguito il settore manifatturiero, il che ha portato a cambiamenti nei tassi di mercato e ha provocato un calo dei rendimenti obbligazionari, insieme a una caduta dell'euro, che è stata poi recuperata.
I dati resi pubblici indicano che la produzione nei paesi della zona euro diminuirà in questo trimestre. L'indice PMI nella regione è sceso a 47 punti, al di sotto della soglia di 50 punti, indicando un calo dell'attività. Anche l'attività nel settore dei servizi è diminuita per la prima volta dalla fine del 2022, nonostante si prevedesse un ulteriore aumento dell'indicatore, che fino a poco tempo fa era piuttosto stabile. In questo contesto, non sorprende che l'euro sia rapidamente sceso rispetto al dollaro USA.
Gli indici PMI sono stati molto deboli, il che sottolinea le prospettive negative dell'economia della zona euro e del Regno Unito in vista delle riunioni delle banche centrali a settembre. Nel rapporto si afferma che l'attività complessiva in Germania è diminuita al ritmo più rapido dalla prima ondata di pandemia nel 2020. Le cifre sono state terrificanti non solo nel settore manifatturiero, ma anche nel settore dei servizi. La Francia ha segnalato la terza diminuzione mensile dell'attività nel settore manifatturiero, mentre il resto della regione si è contratto in modo più moderato.
Questi dati indicano che il PIL della zona euro si contrarrà dello 0,2% nel terzo trimestre rispetto alla crescita dello 0,3% nel secondo. È evidente che la nuova ondata di dati e le previsioni basate su di essi rafforzeranno le posizioni di coloro che si schierano per una "pausa" a settembre. Se non lo si fa ora, l'economia si sentirà sempre peggio. Attualmente, i trader valutano la probabilità che la BCE aumenti i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale il prossimo mese solo al 40%, rispetto al 55% precedente alla pubblicazione.
Il rapporto di S&P Global afferma anche che ci sono già segnali che il mercato del lavoro, che finora è rimasto resistente alle prospettive economiche negative, sta diventando sempre più insicuro. Le assunzioni di personale sono quasi fermate, poiché le aziende si stanno confrontando con prospettive più cupe per l'anno successivo. La fiducia delle imprese è diminuita principalmente a causa della riduzione delle attività non completate.
Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico di EURUSD, le negoziazioni si sono spostate all'interno di un intervallo laterale dopo che i tori hanno riscattato il calo dell'euro di ieri. Per riacquistare il controllo, è necessario superare il livello di 1,0870. Ciò consentirà un ritorno verso 1,0910. Da questo punto, potrebbe essere possibile salire fino a 1,0950, ma farlo senza il supporto dei grandi operatori di mercato potrebbe risultare abbastanza problematico. In caso di una diminuzione dello strumento di trading, prevedo azioni più serie da parte dei grandi acquirenti solo intorno a 1,0850. Se non vi saranno acquirenti a quel livello, potrebbe essere una buona idea attendere un nuovo minimo a 1,0830, oppure aprire posizioni long a partire da 1,0770.
Per quanto riguarda il quadro tecnico di GBPUSD, il trading continua all'interno di un canale. È possibile aspettarsi un rafforzamento solo dopo aver preso il controllo dei livelli 1,2740 e 1,2770. Il ritorno a questi intervalli rafforzerà la speranza di un ripristino nell'area di 1,2800, dopo di che potremmo parlare di un movimento più deciso verso l'alto fino all'area di 1,2840. Nel caso di un calo della coppia valutaria, gli orsi cercheranno di prendere il controllo di 1,2700. Se ciò riuscirà, la rottura di questa fascia danneggerà le posizioni degli acquirenti e spingerà GBPUSD verso il minimo di 1,2680, con la prospettiva di arrivare a 1,2640.
