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FX.co ★ EUR/USD. Anteprima della settimana. I discorsi della Fed e della BCE daranno il tono alle negoziazioni

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Forex Analysis:::2023-09-04T07:32:36

EUR/USD. Anteprima della settimana. I discorsi della Fed e della BCE daranno il tono alle negoziazioni

La coppia euro-dollaro ha concluso la settimana di trading intorno al livello di 1.0776: verso la fine delle negoziazioni di venerdì, gli orsi hanno preso l'iniziativa e organizzato un "mini-rally" verso il sud, portando il prezzo a 1.0776, mentre all'inizio della sessione americana, la coppia si stava avvicinando ai confini del livello di prezzo 1.09, reagendo ai dati contrastanti dei Non-Farm Payrolls (NFP).

Gli esperti hanno valutato in modo diverso i dati di agosto riguardanti il mercato del lavoro USA, ma concordano sul fatto che il rilascio ha ridotto la probabilità di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed a settembre. Va notato che prima del rapporto di venerdì, le probabilità di un aumento erano comunque basse (circa 20-25%, secondo i dati dello strumento CME FedWatch Tool), ma al momento sono pressoché nulle (6%). Pertanto, il rialzo dell'EUR/USD dopo i Non-Farm Payrolls è stato molto cauto e incerto. Non appena l'impulso verso l'alto ha iniziato a diminuire (intorno al livello di 1.0880), i trader hanno iniziato a prendere profitto in massa, senza rischiare di lasciare ordini aperti durante il fine settimana. Il risultato è stato evidente: una leggera crescita è stata seguita da una rapida discesa dei prezzi.

Tuttavia, è importante non affidarsi troppo a questo rapido calo dei prezzi. Il crollo della coppia è avvenuto quasi "per emozioni", in vista del fine settimana. Al momento non esistono ragioni significative per un rialzo sostenuto del greenback.

 EUR/USD. Anteprima della settimana. I discorsi della Fed e della BCE daranno il tono alle negoziazioni

Per quanto riguarda i Non-Farm Payrolls di agosto, va sottolineato che il tasso di crescita dell'occupazione nel settore non agricolo è sceso sotto la soglia di 200.000 per il terzo mese consecutivo, indicando una stabilizzazione della situazione sul mercato del lavoro. Si ritiene che per un recupero più attivo dell'economia, dovrebbero essere creati almeno 200.000 posti di lavoro ogni mese. Inoltre, il tasso di disoccupazione ad agosto è inaspettatamente aumentato dello 0,3%, arrivando al 3,8% a seguito dell'aumento della forza lavoro. Inoltre, il salario orario medio ha mostrato una dinamica al ribasso per la prima volta da febbraio.

In altre parole, i dati pubblicati venerdì confermano l'ipotesi che l'economia statunitense stia gradualmente perdendo slancio. Questo fatto non favorisce un atteggiamento più aggressivo da parte della Fed per quanto riguarda le future azioni, e di conseguenza non contribuisce al rafforzamento del dollaro.

Si può supporre che lunedì potrebbe verificarsi un rimbalzo verso il livello di 1.08, all'interno del quale la coppia ha oscillato da mezzo agosto. Acquirenti e venditori stanno cercando costantemente di "tirare la coperta dalla loro parte", sfidando il livello 1.09 e 1.07 rispettivamente. Ma ogni volta ritornano indietro, diciamo, alla "terra di nessuno".

Questa settimana di trading non è ricca di eventi rilevanti per l'EUR/USD. In gran parte si tratta di rapporti macroeconomici di secondo piano, che solitamente hanno un impatto limitato sulla coppia. Tuttavia, si prevedono discorsi da parte di diversi rappresentanti sia della BCE che della Fed.

E questo è particolarmente importante in questo momento, poiché sembra che i trader sulla coppia abbiano bisogno di una "decodifica" delle pubblicazioni precedenti. Tra i rapporti contraddittori, ci sono non solo i già menzionati Non-Farm Payrolls, ma anche i dati sull'inflazione nell'Eurozona. Ricordo che l'indice generale dei prezzi al consumo ad agosto è rimasto al livello di luglio, ovvero al 5,3% (rispetto alle previsioni di una diminuzione al 5,1%). L'indice, a partire da ottobre dello scorso anno, è diminuito costantemente, passando dal picco del 10,6% all'attuale obiettivo del 5,3%, ma di recente questa dinamica discendente è praticamente stagnata. L'indice IPC "core", escludendo i prezzi dell'energia e degli alimentari, è cresciuto attivamente fino a marzo di quest'anno, toccando il 5,7%. Successivamente, l'indicatore ha iniziato a perdere gradualmente slancio, ma si è bloccato in un range: a maggio è stato al 5,3%, a giugno e luglio al 5,5%, e infine ad agosto l'indice è tornato al livello del 5,3%.

Questo rapporto può essere interpretato in modi diversi: da un lato, il risultato di agosto può essere a favore dell'euro, indicando una "testardaggine" dell'inflazione europea. Dall'altro lato, i tassi di crescita dell'inflazione ad agosto non si sono effettivamente accelerati.

In un contesto di tale incertezza, i rappresentanti della Fed e della BCE potrebbero portare a un aumento della volatilità sulla coppia, considerando che le riunioni di entrambe le banche centrali si terranno a breve (14 settembre - BCE, 20 settembre - Fed).

Quindi, lunedì, la loro posizione sarà annunciata da ben 5 membri del regolatore europeo: Frank Elderson, Joachim Nagel, Philip Lane, Fabio Panetta e la capo della BCE Christine Lagarde;

Martedì è atteso il discorso del vicepresidente della BCE Luis de Guindos;

Mercoledì conosceremo l'opinione della rappresentante della Federal Reserve (FED) Lori Logan (che ha diritto di voto nel Comitato quest'anno);

Giovedì parleranno anche rappresentanti della FED: Austan Goolsbee (che ha diritto di voto), John Williams (che ha diritto di voto), Michelle Bowman (che ha diritto di voto);

Venerdì è previsto il discorso di Michael Barr (anch'egli con diritto di voto quest'anno).

I rappresentanti sopra elencati delle banche centrali difficilmente cambieranno la posizione dei mercati riguardo alle prospettive di restrizione della politica monetaria a settembre (sia in Europa che negli Stati Uniti). Come detto in precedenza, la probabilità di un aumento dei tassi da parte della Fed questo mese è attualmente del 9%, mentre la probabilità di un aumento dei tassi della BCE è inferiore al 30%. Tuttavia, le prospettive future rimangono incerte. I membri della BCE e della Fed potrebbero "schiarire" un po' questa incertezza esprimendo il loro parere sulle prospettive di rialzo dei tassi nelle future riunioni. In tal modo, potrebbero rafforzare o indebolire le posizioni dei venditori/acquirenti sulla coppia EUR/USD: la coppia potrebbe consolidarsi intorno al livello di 1.07 oppure tornare nel range tra 1.0850 e 1.0930.

Analyst InstaForex
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