La scorsa settimana di trading è stata densa di eventi e rapporti importanti. Guardando l'ampiezza e i movimenti di entrambi gli strumenti, si potrebbe persino chiedere: perché così poco? Ci si poteva ragionevolmente aspettare movimenti e reazioni del mercato più forti. In breve, ricorderò che i principali rapporti dagli Stati Uniti sono stati inferiori alle aspettative del mercato. Anche quelli che erano più forti hanno comunque lasciato un'impressione strana. Il PIL è cresciuto del 2,1% nel secondo trimestre, anziché del 2,4% come previsto. Secondo il rapporto ADP, sono stati creati meno posti di lavoro di quanto previsto. Secondo il rapporto Nonfarm Payrolls, ce n'erano di più, ma il valore del mese precedente è stato rivisto al ribasso. L'indice ISM nel settore manifatturiero è aumentato, ma è rimasto al di sotto del livello 50,0. Il tasso di disoccupazione è aumentato al 3,8%, cosa che pochi si aspettavano.
In base a tutti questi rapporti, si potrebbe supporre che sia arrivato il momento per la formazione di un'onda correttiva al rialzo, ma giovedì e venerdì il mercato ha aumentato la domanda di dollaro USA, quindi entrambi gli strumenti hanno chiuso la settimana vicini ai loro minimi recenti. Cosa ci aspetta questa settimana?
Lunedì l'intervento di Christine Lagarde sarà il più interessante. Dovrebbe già essere avvenuto, ma al momento non ci sono informazioni nei principali canali.
Martedì è previsto un altro discorso di Christine Lagarde, così come gli indici di attività economica nei settori dei servizi dell'Unione Europea, della Germania e del Regno Unito. Ci saranno anche gli interventi di altri membri del Consiglio direttivo della BCE. Nei primi due giorni, consiglio di seguire le notizie legate ai discorsi di Lagarde, poiché un indebolimento della retorica del capo della BCE potrebbe avere un impatto molto negativo sulle posizioni dell'euro.
Mercoledì inizierà con il rapporto sul commercio al dettaglio nell'UE e si concluderà con il rapporto ISM sull'attività economica nel settore dei servizi degli Stati Uniti. Proprio il rapporto ISM potrebbe essere il più importante e interessante della settimana, anche se il rapporto ISM di venerdì per il settore manifatturiero non ha suscitato particolare interesse sui mercati. È probabile che l'indice rimanga sopra il livello 52,7, il che non provocherà reazioni di mercato anche questa volta.
Giovedì consiglio di prestare attenzione alla stima finale del PIL dell'Unione Europea per il secondo trimestre. Se sarà inferiore allo 0,3% su base trimestrale, il mercato avrà motivo di ridurre la domanda di euro. Negli Stati Uniti ci sarà il rapporto settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Venerdì ci sarà l'inflazione in Germania per agosto, e questo sarà tutto. Gli eventi e i rapporti importanti saranno pochi in questa settimana.
In base all'analisi effettuata, concludo che la costruzione dell'insieme di onde ascendenti è stata completata. Continuo a considerare realistici gli obiettivi nell'area di 1,0500-1,0600. Pertanto, continuo a consigliare vendite dello strumento con obiettivi intorno ai livelli di 1,0637 e 1,0483. Un tentativo riuscito di rompere il livello di 1,0788 indicherà la predisposizione del mercato a continuare le vendite e in tal caso sarà possibile aspettarsi il raggiungimento degli obiettivi sopra citati, di cui parlo già da diverse settimane e mesi.
Il modello a onde della coppia GBP/USD suggerisce un calo all'interno del trend discendente. C'è il rischio che l'attuale onda discendente sia completata, se essa fosse una d e non 1. In questo caso, la costruzione dell'onda 5 potrebbe iniziare dai segni attuali. Ma secondo me stiamo assistendo attualmente alla costruzione della prima onda di un nuovo segmento. Pertanto, il massimo che possiamo aspettarci da questo è la costruzione dell'onda 2 o b. Consiglio comunque di vendere con obiettivi situati vicino al livello di 1,2442, che secondo Fibonacci corrisponde al 100,0%.
