I futures sugli indici azionari americani hanno aperto leggermente al rialzo dopo un forte calo durante la sessione regolare di venerdì. I futures dell'S&P 500 sono attualmente in rialzo dello 0,1%, mentre il NASDAQ ad alta tecnologia mostra un aumento dello 0,2%. Il prezzo del petrolio si è avvicinato ai 95 dollari al barile, evidenziando una crescente pressione inflazionistica che potrebbe influenzare la decisione della Federal Reserve e dei suoi rappresentanti, che annunceranno la loro decisione sui tassi di interesse mercoledì.
In Europa e in Asia, le azioni hanno subito un forte calo in seguito al calo dell'indice S&P 500, che venerdì scorso è sceso di oltre l'1%. Le azioni di Societe Generale SA sono crollate dell'11% dopo la revisione al ribasso degli obiettivi di redditività. Le azioni di Apple Inc. sono aumentate nel pre-market negli Stati Uniti, poiché gli analisti valutano positivamente i primi segni di domanda per il nuovo iPhone 15.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, un rally delle ultime tre settimane nei prezzi del petrolio ha portato all'aumento del Brent, il benchmark del petrolio, dell'11%, complicando la vita delle banche centrali nella lotta all'inflazione. Le dichiarazioni della Federal Reserve saranno seguite da quelle della Banca d'Inghilterra giovedì e dalla Banca del Giappone il giorno successivo.
Questa settimana sembra promettere di essere abbastanza volatile, poiché all'inizio di settembre nessuno avrebbe mai pensato che il FOMC avrebbe effettuato un altro aumento dei tassi di interesse. Ora si attendono segnali piuttosto decisi dai capi delle banche centrali. Ricordiamo che la settimana scorsa la Banca Centrale Europea ha inaspettatamente aumentato il tasso di interesse al 4,5%, affermando di mantenere un approccio rigoroso anche in mezzo a un brusco rallentamento della crescita economica.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA è aumentato: il tasso a due anni, sensibile alla politica, ha superato il 5%.
L'atteggiamento cauto sui mercati azionari lunedì riflette l'incertezza che attualmente permea il mercato. Morgan Stanley ritiene che gli investitori stiano diventando più cauti e che già ora si stiano sviluppando discussioni su se gli Stati Uniti saranno in grado di evitare una recessione o se il suo arrivo sia solo stato leggermente ritardato. Molti investitori con cui ha parlato Morgan Stanley ritengono che il 2024 sembri ora più complicato per gli asset rischiosi rispetto al 2023.
Per quanto riguarda le prospettive del petrolio, i trader terranno d'occhio le informazioni sulle forniture globali durante il discorso del Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, il Principe Abdel Aziz bin Salman. La scorsa settimana i fondi hedge hanno aumentato le loro scommesse rialziste sul petrolio Brent e sul petrolio statunitense.
Per quanto riguarda il mercato del gas, la Chevron Corp. ha ripreso la produzione completa presso un impianto di esportazione di gas naturale liquefatto in Australia, che è andato fuori servizio la scorsa settimana, nonostante il proseguimento degli scioperi dei membri del sindacato.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico dell'S&P 500, la domanda sull'indice è diminuita drasticamente. I rialzisti devono riprendere il controllo a 4469 dollari. Solo da questo livello potrebbe verificarsi un salto a 4488 dollari. Un altro compito prioritario per i rialzisti sarà il controllo a 4515 dollari, il che rafforzerà il mercato rialzista. In caso di movimento verso il basso a causa della diminuzione della propensione al rischio, gli acquirenti devono semplicemente farsi valere intorno a 4447 dollari. Una rottura rapida porterà lo strumento di trading nuovamente a 4427 dollari e aprirà la strada a 4405 dollari.
