La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ieri ha ancora una volta "gettato le ombre" sull'euro, riaffermando che i costi di finanziamento dell'Eurozona rimarranno elevati per tutto il tempo necessario a contenere i prezzi al consumo, nonostante l'economia sta affrontando delle difficoltà. "Le nostre future decisioni garantiranno che i tassi di interesse, fissati a livelli abbastanza restrittivi dalla BCE, rimarranno lì per tutto il tempo necessario", ha detto Lagarde ai legislatori lunedì al Parlamento europeo a Bruxelles.
Purtroppo, Lagarde non ha specificato quanto lungo potrebbe essere questo periodo, dicendo solo che "siamo coinvolti in una gara a lungo termine". Ciò significa che l'attenzione continuerà a concentrarsi sui dati che giungono, i quali determineranno approssimativamente quando la Banca centrale europea tornerà a una politica monetaria più accomodante. L'euro ha reagito con un forte calo, così come il mercato obbligazionario europeo.
"L'obiettivo rimane quello di garantire un ritorno tempestivo dell'inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2%", ha detto Lagarde, rimanendo fedele alla dichiarazione politica della BCE fatta all'inizio di questo mese.
Ricordiamo che recentemente la Banca centrale ha effettuato il decimo aumento consecutivo dei tassi, portandoli al 4%. Questo livello, secondo la maggior parte degli economisti e degli investitori, segna il picco di una campagna di più di un anno della BCE per combattere l'alta inflazione e mantenerla sotto controllo. Molti membri del Consiglio direttivo della BCE hanno sostenuto questo aumento, sottolineando che tale approccio dovrebbe contribuire a riportare rapidamente l'inflazione al livello obiettivo del 2%. La scorsa settimana, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha affermato che l'inflazione rimane troppo alta e che secondo le sue previsioni dovrebbe scendere molto lentamente.
Tuttavia, ci sono opinioni divergenti. Il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, ha recentemente notato che la BCE non dovrebbe mettere a dura prova l'economia e aspettare che crolli, suggerendo che la BCE non dovrebbe alzare ulteriormente i tassi.
Lagarde ha anche riconosciuto il disagio causato dalle azioni della BCE, in particolare per il 30% delle famiglie che hanno mutui a tasso variabile. "Il nostro dovere è riportare tempestivamente l'inflazione al nostro obiettivo", ha detto. "Più velocemente ciò avverrà e più stabili saranno i prezzi, meno dolorosi saranno gli ulteriori sviluppi sia per chi investe che per chi prende prestiti".
Per quanto riguarda la riduzione dei tassi di interesse, Lagarde ha dichiarato che tali cambiamenti non sono attualmente in discussione.
Per quanto riguarda il quadro tecnico odierno dell'EUR/USD, gli orsi continuano a esercitare pressione sull'euro. Per riprendere il controllo, gli acquirenti devono rimanere sopra il livello di 1.0580. Ciò consentirà raggiungere il livello di 1.0610. Già da qui si potrebbe salire a 1.0640, ma farlo senza il supporto di grandi player sarà piuttosto difficile. In caso di calo dello strumento di trading, solo nell'area di 1.0580 mi aspetto alcune azioni serie da parte dei grandi acquirenti. Se non ci sarà nessuno, sarebbe una buona idea attendere l'aggiornamento del minimo a 1.0550 o andare long da 1.0520.
Per quanto riguarda la situazione tecnica della coppia GBP/USD, la pressione sulla sterlina persiste. Si può sperare in un rafforzamento solo dopo aver preso il controllo del livello di 1.2210. Il ritorno in questo range riporterebbe la speranza di un recupero a 1.2245, e poi, si potrebbe parlare di un movimento più deciso al rialzo verso 1.2280. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di prendere il controllo del livello di 1.2170. Se riusciranno a farlo, la rottura di questo livello colpirà le posizioni rialziste e porterà la coppia GBP/USD a 1.2115, con la prospettiva di un ulteriore ribasso verso il livello di 1.2060.
