La settimana in corso sarà ricca di pubblicazioni di una vasta quantità di importanti statistiche economiche, che avranno senza dubbio un impatto significativo sui sentimenti di mercato.
Naturalmente, l'attenzione degli operatori di mercato sarà rivolta ai dati sulla produzione dalla Cina, dai paesi europei e dagli Stati Uniti, così come ai valori dell'inflazione dei consumatori nel Regno Unito e nella zona euro, e in altri paesi europei. Ma l'evento centrale sarà senza dubbio la divulgazione dei valori dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) in America.
Secondo le previsioni del consenso, ci si aspetta che l'inflazione dei consumatori su base annua ad ottobre rallenti notevolmente al 3,3% rispetto al 3,7% del periodo precedente. In termini mensili, ad ottobre l'indicatore potrebbe aumentare solo dello 0,1%, rispetto allo 0,4% del mese precedente.
Come reagiranno i mercati e la Fed ai dati sull'inflazione?
Se i dati non deluderanno e saranno in linea con le aspettative o addirittura leggermente al di sotto, questo sarà un segnale forte per gli investitori ad acquistare attività rischiose. Ciò porterà sicuramente alla domanda di titoli di stato del Tesoro degli Stati Uniti e indebolirà il dollaro statunitense. La ragione di ciò sarà la comprensione già banale che l'assenza di crescita dell'inflazione, e ancor di più la sua diminuzione, frenerebbe il desiderio della Federal Reserve di continuare ad aumentare i tassi di interesse almeno fino alla fine dell'anno in corso.
Considerando il sentimento generale sui mercati, nonché l'ovvia mancanza di volontà del regolatore americano di aumentare i tassi di interesse al fine di non danneggiare l'economia nazionale e la presenza solo di interventi verbali, riteniamo che le notizie sulla diminuzione dell'inflazione saranno la causa di un nuovo rally sui mercati azionari, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Il tasso di cambio del dollaro americano diminuirà, ma difficilmente ci si può aspettare il suo forte calo, poiché il rapporto tra i tassi di interesse della Fed e di altre banche centrali mondiali, molto probabilmente, si stabilizzerà. Ciò è dovuto al fatto che in altri paesi economicamente sviluppati ci si aspetta anche una diminuzione della pressione inflazionistica, che sarà la ragione per terminare l'aumento dei tassi insieme alla Federal Reserve.
In generale, guardiamo positivamente allo sviluppo degli eventi sui mercati. Ci aspettiamo la ripresa di un'inversione globale, che è iniziata alla fine di ottobre e che si intensificherà solo se le notizie dagli Stati Uniti confermeranno un forte rallentamento dell'inflazione.
Previsione della giornata:
AUD/USD
La coppia si sta consolidando prima dell'apertura delle negoziazioni in Europa in attesa dei nuovi dati sull'inflazione in America. La conferma della sua diminuzione potrebbe essere la base per superare il livello di 0,6385 e la sua crescita verso 0,6525.
GBP/USD
La coppia si sta scambiando al di sotto del livello di 1,2265. Notizie positive dagli Stati Uniti sull'inflazione potrebbero stimolare la crescita della coppia oltre tale livello, con il proseguimento del trend rialzista verso 1,2400.