Le aspettative che i tassi di interesse abbiano raggiunto il loro picco e che l'economia americana riesca a evitare una recessione hanno stimolato la crescita delle azioni e dei titoli di stato questo mese. Tuttavia, molti esperti ora sostengono che il rally si sia esaurito e che ci aspettano molte incertezze, tra cui l'aumento delle posizioni nette ribassiste nell'indice di riferimento S&P 500.
"Dato che l'indice S&P cresce per la quarta settimana consecutiva, i segnali principali di rialzo stanno scomparendo. La prima fase del rally è stata accompagnata da una significativa riduzione delle posizioni short di ottobre, ma ora si nota a malapena la crescita di nuove posizioni long", dicono gli strateghi della Citigroup Inc.
Evidentemente, il mercato americano è cresciuto di oltre l'8% a novembre, diventando uno dei guadagni mensili più forti. Tuttavia, negli ultimi giorni di negoziazione, l'indice S&P 500 si è fermato poiché gli investitori si preoccupano per la salute dei consumatori statunitensi, che incide sulla salute dell'economia complessiva.
Nel frattempo, i capi delle banche centrali di Australia, Inghilterra e Thailandia hanno avvertito che le prospettive della politica monetaria rimangono incerte. Anche la Banca Centrale Europea ha segnalato di non aver ancora raggiunto il punto in cui si dovrebbe considerare la possibilità di ridurre i tassi di interesse. Lo ha dichiarato oggi il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel.
Oggi i trader saranno sicuramente attenti ai discorsi dei rappresentanti della Fed, nonché i dati sull'indice della fiducia dei consumatori, che potrebbero influenzare negativamente il mercato azionario.
Più del 60% dei partecipanti all'ultimo sondaggio MLIV Pulse prevede che il prossimo mese le azioni porteranno rendimenti maggiori rispetto alle obbligazioni. Si tratta del livello più alto registrato durante il sondaggio da quando la domanda su questi due asset è stata posta per la prima volta ad agosto del 2022.
L'oro è rimasto praticamente invariato e oscilla vicino ai massimi livelli del mese di maggio. Il petrolio ha subito un calo di tre giorni, mentre il mercato continua a valutare la possibilità di una maggiore riduzione della produzione nell'ambito dell'OPEC+.
Per quanto riguarda il quadro tecnico dello S&P500, la domanda sull'indice rimane contenuta. Attualmente, ai tori serve riportare l'indice a 4557$ e prendere sotto controllo il livello di 4582$. Ciò contribuirà a rafforzare il trend ascendente e aprirà la possibilità di un'accelerazione verso il nuovo livello di 4609$. Altrettanto importante per i tori sarebbe il controllo del livello di 4637$, che aiuterà a consolidare le posizioni degli acquirenti. In caso di un movimento verso il basso, a causa di una riduzione della propensione al rischio, gli acquirenti dovrebbero farsi vedere nell'area di 4539$. La rottura decisa di questo livello porterà rapidamente lo strumento di trading a 4515$ e aprirà la strada a 4487$.