Nonostante tutto, il dollaro ha continuato a rafforzare la sua posizione. Ma il tasso di calo delle vendite al dettaglio nella zona euro è rallentato dal -2,9% al -1,2%. Stiamo parlando della crescita dell'attività dei consumatori, che è la locomotiva dell'intera economia nel suo insieme. Inoltre, l'occupazione negli Stati Uniti è cresciuta solo di 103.000, il che è molto, molto poco, poiché per mantenere la stabilità del mercato del lavoro esso deve crescere in media di circa 250.000 al mese. E negli ultimi quattro mesi è cresciuto complessivamente di 478.000, per cui il continuo rafforzamento del dollaro comincia già a sollevare una serie di domande. Naturalmente, tutto può essere attribuito alla speculazione, ma questa è una spiegazione piuttosto debole. Molto probabilmente, ciò è dovuto alla continua rivalutazione delle aspettative sulla dinamica futura delle variazioni dei tassi di interesse. E non a favore della zona euro, sebbene i rappresentanti della Banca Centrale Europea affermino quasi direttamente che non ci si dovrebbe aspettare alcuna riduzione del tasso di rifinanziamento prima della fine dell'anno. Ma questo, a quanto pare, ha portato solo ad un netto rallentamento del tasso di crescita della valuta americana.
I dati sul PIL della zona euro pubblicati oggi cambieranno poco, poiché parliamo della terza valutazione, che dovrebbe solo confermare le due precedenti. Il mercato ne ha già tenuto conto da tempo. Ma negli Stati Uniti c'è un certo interesse per le richieste di sussidio di disoccupazione. Il loro numero totale potrebbe aumentare di 20.000 e, tenendo conto della crescita piuttosto debole dell'occupazione, ciò convincerà ulteriormente gli investitori che la situazione sul mercato del lavoro si sta chiaramente deteriorando e che vale la pena prepararsi a un aumento della disoccupazione. E dopo questo potrebbe iniziare una recessione. Tuttavia non è da escludere la conservazione dell'inerzia. Un'altra cosa è che, sotto la pressione delle statistiche macroeconomiche, la portata della crescita del dollaro sarà ancora più modesta.
La coppia valutaria GBP/USD ha un quadro tecnico simile. Durante il movimento correttivo sono stati coperti quasi 200 punti, mentre c'è già un segnale tecnico che la sterlina è ipervenduta nel periodo intraday. In caso di successivo ribasso durante l'inerzia, è possibile un movimento verso il livello di 1,2500, nell'area in cui è consentita la riduzione del volume delle posizioni corte.
