Se il 2022 è stato l'anno per Bitcoin in cui qualcosa si è rotto, allora il 2023 è l'anno della ripresa. Dall'inizio di gennaio, le quotazioni BTC/USD sono cresciute di quasi il 160%, e dall'inizio di dicembre sono scambiate sopra i 40000$. Dai livelli minimi di marzo, il token è balzato di oltre il doppio, il che è avvenuto in meno di 9 mesi. In media, dal 2014, il prezzo del Bitcoin è raddoppiato in 9 mesi e 21 giorni. Ciò che è ancora più sorprendente è che in genere è sceso del 27% prima di raddoppiare il suo valore. Nel 2023 questo non è accaduto. La corsa è stata rapida, ed è solo l'inizio del ciclo.
La capitalizzazione di mercato di Bitcoin è salita da 871 miliardi di dollari alla fine del 2022 a 1,7 trilioni, mentre la sua quota nella struttura del mercato delle criptovalute è balzata dal 38% al 50%. Anche i volumi di trading sia sul mercato spot che su quello dei futures sono aumentati, passando da 2,9 trilioni di dollari a gennaio a 3,6 trilioni a dicembre. L'interesse per il token è in aumento, e la sua volatilità sta diminuendo. Il livello è paragonabile alla volatilità delle azioni delle aziende tecnologiche americane.
Dinamica della volatilità del Bitcoin
Il leader del settore delle criptovalute sta crescendo e sta riconquistando la fiducia perduta. Ma questo significa davvero che il bitcoin è pronto a occupare un posto nei portafogli dei grandi investitori istituzionali? La crescente probabilità che la Securities and Exchange Commission approvi la richiesta di Black Rock e di altre 12 società di creare un ETF con il token come asset sottostante suggerisce di sì. Se il verdetto sarà positivo, ciò rafforzerà la fiducia nell'industria delle criptovalute e accelera il flusso di capitali. Cosa c'è di meglio per continuare il rally BTC/USD?
In realtà, la notizia dell'approvazione delle richieste della SEC, presumibilmente a gennaio 2024, è già in gran parte inclusa nelle quotazioni. È proprio questa notizia, insieme alle speranze degli investitori di un'inversione accomodante della Federal Reserve, che ha alimentato il rally del bitcoin tra ottobre e dicembre. Tuttavia, JP Morgan ritiene che gli investitori si aspettano che i nuovi ETF contribuiscano ad aumentare la capitalizzazione di mercato del 10% rispetto agli attuali 1,7 trilioni di dollari. Se ciò non accade, inizieranno le vendite massicce.
Oltretutto, il bitcoin ha altre carte vincenti. Così, l'atteso halving nel 2024 aumenterà i costi dei minatori, limiterà l'offerta, il che teoricamente dovrebbe portare a un aumento del prezzo. Allo stesso tempo, l'indebolimento del dollaro statunitense rispetto alle principali valute mondiali, a causa dell'intenzione della Fed di adottare una svolta accomodante, sosterrà gli asset rischiosi. Questo riguarda sia gli indici azionari americani che le criptovalute. Inoltre, nel mercato circola la convinzione controversa che solo Bitcoin possa resistere alla forza del dollaro. Le valute fiat, tra cui l'euro, la sterlina britannica e lo yen giapponese, finora non sono riuscite a farlo.
Dal punto di vista tecnico, sul grafico giornaliero BTC/USD si sta formando il modello di inversione 1-2-3. Tuttavia, per affinché si attivi, è necessario che le quotazioni scendono al di sotto del livello di pivot a 41000$. In questo scenario, saremo brevemente in vendita di bitcoin. Invece una crescita al di sopra della resistenza a 43750$ sarà la base per aprire nuove posizioni long o aumentare precedentemente formate a partire da 37750$. Il trend rialzista sembra stabile, e il suo potenziale è ancora lontano dall'essere esaurito.