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FX.co ★ EUR/USD in stallo: ruolo chiave dei dati sull'inflazione USA

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Analysis News:::2024-01-11T07:23:25

EUR/USD in stallo: ruolo chiave dei dati sull'inflazione USA

EUR/USD in stallo: ruolo chiave dei dati sull'inflazione USA

Il dollaro sta cercando di raggiungere nuovi picchi, anche se ultimamente la moneta europea detiene spesso il controllo. All'inizio dell'anno, l'euro ha registrato un notevole calo, ma ha poi tentato di sopprimere il dollaro, ottenendo qualche successo. Tuttavia, le prospettive a breve termine per l'euro rimangono incerte.

Ieri, la valuta americana ha mostrato segni di stabilizzazione, ma l'andamento potrebbe subire variazioni prima della pubblicazione di dati macroeconomici rilevanti. In questo contesto, analisti e investitori procedono con cautela, preoccupati per possibili sorprese legate all'inflazione nell'economia degli Stati Uniti. Gli esperti sostengono che la tensione attuale sta avendo un impatto negativo sulla performance a breve termine del dollaro.

In questo contesto, la coppia EUR/USD rimane in una fase laterale per quasi sei giorni consecutivi. All'inizio del 2024, il tandem ha sfiorato la soglia di 1.0900, ma poi ha tentato una salita, che è stata abbastanza riuscita. Stamattina, la situazione si è leggermente stabilizzata, anche se si è notato uno sbilanciamento a favore dell'euro. In questo contesto, la coppia EUR/USD si sta scambiando a 1,0980, cercando di consolidarsi ai livelli attuali.

EUR/USD in stallo: ruolo chiave dei dati sull'inflazione USA

Secondo le previsioni degli economisti di Rabobank, nel prossimo futuro l'euro mostrerà risultati deboli. Ciò dovrebbe infondere fiducia al dollaro e gli consentirà di resistere alla pressione dalla Federal Reserve e a possibili dati negativi sull'inflazione negli Stati Uniti. "Nonostante la correzione delle aspettative di mercato per il 2024, gli investitori rimangono ottimisti sulla riduzione del tasso della Federal Reserve. Attualmente, il mercato prevede una riduzione di 64 punti base nel periodo di sei mesi. Tuttavia, questa previsione è abbastanza incerta, quindi è possibile qualche correzione. Non è escluso che nei prossimi tre mesi il biglietto verde spieghi le ali e riceva sostegno", affermano nella banca.

Secondo le prime stime, nei mesi a venire l'euro potrebbe deludere nelle sue performance. Il motivo principale di questa previsione è l'indebolimento a lungo termine dell'economia tedesca. Peraltro, nel 2023, anche il resto delle economie dell'Eurozona non ha ottenuto buoni risultati. La situazione attuale ha influito negativamente sulla dinamica della moneta unica e ha dato un vantaggio al dollaro. Se il contesto generale dovesse peggiorare, la coppia EUR/USD potrebbe scendere al livello critico di 1,0500. Uno scenario simile è possibile nei prossimi tre mesi prima che la propensione al rischio aumenti a seguito del taglio dei tassi della Fed.

In questa situazione, è quasi inevitabile un indebolimento dell'euro, che gli analisti di Rabobank prevedono nella seconda metà del 2024. Nei prossimi giorni, un ruolo cruciale sulla dinamica del dollaro americano avrà il rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti, in uscita venerdì 12 gennaio. Secondo gli analisti, questi dati aiuteranno a prevedere la probabilità di un taglio dei tassi chiave a marzo di quest'anno.

Anche altri dati macroeconomici influiscono sull'ulteriore andamento della coppia EUR/USD. Tra questi figura l'indice dei prezzi al consumo statunitense, che a dicembre è aumentato dello 0,2% rispetto a novembre 2023. Ricordiamo che dopo la pubblicazione delle statistiche macro, la Federal Reserve nella riunione di dicembre aveva previsto una diminuzione dei tassi di interesse di 75 punti base nel corso del 2024. Allo stesso tempo, contrariamente alle stime dell'autorità di regolamentazione, gli operatori di mercato si aspettavano una riduzione di 160 punti base. Ora trader e investitori ritengono che la Federal Reserve ridurrà il tasso di riferimento di 140 punti base.

Ricordiamo che nel mese di luglio dello scorso anno si è concluso il ciclo di aumento dei tassi di interesse. Successivamente, ad autunno del 2023, durante la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), l'intervallo del tasso sui fondi federali è stato mantenuto invariato. I relativi successi nelle battaglie economiche hanno dato alle autorità monetarie un motivo per dichiarare la vittoria sull'inflazione. "La guerra all'inflazione è finita. È stata vinta con perdite minime", aveva detto Paul Krugman, capo economista e premio Nobel. Tuttavia, molti esperti erano scettici. Gli strateghi valutari dicevano che era troppo presto per celebrare la vittoria in quanto l'inflazione statunitense era ancora lontana dall'obiettivo del 2%. In ogni caso, alla fine del 2023, la situazione nell'economia americana appariva piuttosto ottimistica.

EUR/USD in stallo: ruolo chiave dei dati sull'inflazione USA

Secondo le valutazioni degli esperti, l'inflazione annuale negli Stati Uniti continua a diminuire, anche se non così rapidamente come nei mesi precedenti. Allo stesso tempo, la leadership della Federal Reserve afferma di mantenere un controllo costante sulla situazione economica. In caso di improvviso aumento dei prezzi, la Fed è pronta a ulteriori aumenti dei tassi. In precedenza, Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, ha invitato alla cautela nell'analisi dei dati macroeconomici americani degli ultimi mesi. Inoltre, il capo della Fed ha sottolineato che l'inflazione ha già mostrato le sue "manovre di distrazione".

Ad ongi modo, nell'anno appena trascorso, l'autorità di regolamentazione è riuscita a ridurre notevolmente l'inflazione e a mantenere ritmi di crescita stabili dell'economia americana. Ciò ha influenzato positivamente la dinamica a breve e medio termine del dollaro statunitense. Tuttavia, gli analisti sottolineano che la lotta contro l'inflazione non è ancora finita e consigliano prudenza ai partecipanti del mercato, attirando l'attenzione su alcuni fattori correlati.

Tra i fattori che suscitano preoccupazione degli esperti ci sono il rallentamento del mercato del lavoro negli Stati Uniti e l'aumento graduale della disoccupazione. Al contempo, i costi dei prestiti personali, ipotecari e aziendali sono significativamente aumentati, e le condizioni di finanziamento si sono notevolmente inasprite. Secondo gli esperti, questi fattori contribuiranno a limitare la crescita economica negli Stati Uniti. Alla fine, secondo le previsioni della Fed, nel 2024 il PIL reale del paese crescerà solo dell'1,5%. In questo contesto, al dollaro toccherà radunare le forze e resistere alle tendenze negative.

Analyst InstaForex
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