L'euro ha rafforzato la sua posizione contro il dollaro americano dopo le dichiarazioni di ieri da parte dei rappresentanti della Banca Centrale Europea. Nonostante i trader abbiano comunque ricevuto alcune indicazioni sulla futura politica della Banca Centrale Europea, le scommesse su un cambiamento posticipato nella politica monetaria hanno permesso all'euro di guadagnare valore.
I funzionari della BCE, che fino a poco tempo fa erano cauti anche solo nel discutere tagli dei tassi di interesse, ora sembrano pronti ad avviare cambiamenti politici a giugno di quest'anno. Intervenendo ieri a Davos, la presidente Christine Lagarde e molti dei suoi colleghi hanno respinto le speranze degli investitori per un imminente taglio dei tassi, ma hanno segnalato la probabilità di questa mossa a metà anno. Fino ad allora, i funzionari intendono raccogliere più dati su inflazione, salari e ritmi di crescita economica.
Rispondendo alle domande sulla riduzione dei tassi in estate, Lagarde ha definito questa prospettiva "abbastanza probabile". Sebbene fino a poco tempo fa la BCE avesse avvertito che l'incertezza rimane alta e che non tutti gli indicatori sono dove vorrebbero, il suo messaggio ha influenzato i mercati.
Da oggi inizia un periodo di calma che durerà una settimana prima della prossima riunione della BCE. Pertanto, nei prossimi giorni non ci saranno più discussioni sul tasso di interesse e gli ufficiali potrebbero evitare di rispondere a domande di questo tipo. Ciò consentirà agli investitori di mettere ulteriormente insieme le recenti osservazioni dei politici, compreso l'avvertimento di Lagarde che eccessive aspettative di un'ulteriore politica di allentamento potrebbero complicare il raggiungimento dell'obiettivo dell'inflazione al 2%.
All'inizio di questa settimana, il governatore della Bundesbank Joachim Nagel ha affermato che le "vacanze estive" potrebbero essere un buon momento per considerare la mossa, avendo precedentemente descritto il discorso sull'argomento come prematuro.
I mercati monetari ora si orientano verso cinque riduzioni dei tassi da parte della BCE di un quarto di punto nel 2024 invece delle sei previste la settimana scorsa. Si aspettano un taglio complessivo del tasso di 136 punti base entro la fine dell'anno, con una probabilità dell'80% che il primo taglio avvenga ad aprile.
Nel frattempo, la Germania, l'economia trainante della regione, ha annunciato questa settimana che la produzione industriale annuale è diminuita nel 2023 per la prima volta dalla pandemia, e nella migliore delle ipotesi potrebbe esserci una crescita debole all'inizio del 2024. È certamente un'occasione per approfondire ulteriormente la discussione sulla recessione e sui problemi che l'economia potrebbe affrontare nel prossimo futuro.
Per quanto riguarda il quadro tecnico dell'EUR/USD, gli acquirenti sono riusciti ieri a difendere le proprie posizioni e a riprendersi bene dai minimi settimanali. Ora è necessario pensare a come raggiungere il livello 1.0920. Solo questo permetterà di puntare al livello di 1.0960. Già da lì si può salire a 1.0999, ma farlo senza il supporto dei grandi giocatori sarà abbastanza difficile. L'obiettivo più lontano sarà il massimo di 1.1035. In caso di calo dello strumento di trading solo nell'area di 1.0880, mi aspetto azioni significative da parte degli acquirenti più importanti. Se non ci saranno, sarebbe bene attendere l'aggiornamento del minimo a 1.0850 o aprire posizioni long dal livello di 1.0815.
