La Banca Centrale Europea continua a ripetere che le aspettative di mercato riguardo a un abbassamento dei tassi anticipano notevolmente ciò che la BCE è disposta a offrire. Pertanto, dato le opinioni contrastanti sull'inflazione e sui tassi di interesse da parte dei funzionari della BCE, agli investitori ottimisti conviene astenersi da acquisti aggressivi.
Durante una discussione a Bloomberg House a Davos, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha infatti evitato di smentire la possibilità di un taglio complessivo dei tassi di oltre 150 punti base durante l'intero anno. Ma ha messo in guardia contro un ottimismo prematuro dovuto alla crescente inflazione nell'eurozona, basandosi sui dati di dicembre che hanno registrato un tasso del 2,9% su base annua.
Sia la BCE che la Federal Reserve hanno compiuto notevoli sforzi verbali per dissipare le speranze di mercato riguardo all'accelerazione del ritmo di riduzione dei tassi di interesse. Da entrambe le parti dell'Atlantico, i politici avvertono che l'abbassamento dei tassi dipenderà dai dati e avverrà molto più lentamente di quanto prevedono i mercati.
Nonostante le recenti dichiarazioni aggressive da parte dei funzionari della Fed, i dati economici statunitensi suggeriscono che l'economia è in buona forma. Ciò dà alla banca centrale americana più spazio per mantenere i tassi elevati più a lungo, il che gioca a favore del dollaro.
Inoltre, anche la debole propensione al rischio avvantaggia il dollaro come bene rifugio, limitando così il potenziale di crescita della coppia EUR/USD.
Il sentiment del mercato rimane fragile a causa delle preoccupazioni per la debole ripresa economica della Cina e le tensioni geopolitiche. I ribelli Houthi con sede nello Yemen hanno minacciato di espandere gli attacchi in risposta agli attacchi statunitensi e britannici. Ciò tiene gli investitori in tensione e dovrebbe fornire un certo supporto al dollaro. Tuttavia, il movimento contenuto del dollaro nell'ultima giornata della settimana non è riuscito a fornire alcun impulso significativo alla coppia EUR/USD.
Il contesto fondamentale descritto suggerisce che sarebbe ragionevole attendere un movimento sostenuto in entrambe le direzioni prima di determinare la traiettoria a breve termine della coppia.
Dal punto di vista tecnico, gli oscillatori sul grafico giornaliero hanno appena iniziato a mostrare una dinamica negativa, suggerendo che il percorso di minor resistenza per la coppia è verso il basso. Tuttavia, per confermare la previsione negativa, è necessaria una rottura decisa al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni, attualmente intorno a 1,0845. Successivamente, il prezzo potrebbe accelerare verso la media mobile semplice a 100 giorni, circa a 1,0765. Subito dopo, c'è il livello 1,0700, che in caso di superamento dovrebbe aprire la strada al minimo di dicembre.
D'altro canto, il livello di 1.0900 rappresenta una barriera. Qualsiasi ulteriore ripresa attirerà probabilmente più venditori e rimarrà limitata dalla zona di offerta prima di 1,0951. Se questa zona verrà superata, un movimento al rialzo potrebbe portare la coppia oltre la soglia psicologica di 1,1000 verso la successiva area di resistenza.
Nella tabella seguente è riportata la variazione percentuale dell'Euro rispetto alle principali valute ad oggi quotate.