Ieri, il World Gold Council ha pubblicato un rapporto sulle tendenze della domanda di oro per il quarto trimestre e l'intero anno 2023, nel quale si afferma che la domanda annuale per il metallo giallo, escludendo i mercati over-the-counter, è stata di 4448 tonnellate. Ciò rappresenta una diminuzione del 5% rispetto alla domanda registrata nel 2022. Tuttavia, tenendo conto dei mercati over-the-counter e dei flussi di azioni, la domanda totale di oro è salita al livello record di 4.899 tonnellate lo scorso anno. 
Secondo l'ultimo rapporto del World Gold Council, gli acquisti da parte delle banche centrali e gli acquisti del metallo sui mercati over-the-counter hanno alimentato un'enorme domanda fisica, portando a un prezzo record nell'ultimo mese dell'anno. Secondo il capo del dipartimento di ricerca del WGC, Juan Carlos Artigas: nonostante le sfide complesse, siccome la Federal Reserve ha proseguito la sua politica monetaria aggressiva, sostenendo più alto il rendimento delle obbligazioni, il prezzo dell'oro è riuscito a crescere del 15%.
In base al prezzo finale dell'oro sulla LBMA, il metallo giallo ha concluso il 2023 a 2078,40$ l'oncia, con un prezzo medio di 1940,54$ l'oncia. Anche questo è un record, superiore dell'8% rispetto al prezzo del 2022.
Secondo le stime finali, lo scorso anno le banche centrali hanno acquistato 1037 tonnellate di oro, rimanendo indietro rispetto al record del 2022 di soli 45 tonnellate.
Negli ultimi dieci anni, la domanda da parte delle banche centrali è quasi raddoppiata rispetto alla media. Per quanto riguarda le previsioni del World Gold Council per il 2024, si prevedono altri consistenti acquisti da parte delle banche centrali. Nel rapporto si legge che la domanda delle banche centrali tornerà a una media pre-record di circa 500 tonnellate. 
Gli analisti hanno anche notato che il leader tra le banche centrali per gli acquisti d'oro l'anno scorso è stata la Banca Popolare della Cina, che ha acquistato 225 tonnellate nel corso dell'anno. A titolo di confronto, la Banca Nazionale di Polonia è stata il secondo acquirente più importante d'oro, acquistando 130 tonnellate e aumentando così le proprie riserve d'oro del 57%. 
La domanda per gli ETF garantiti dall'oro è stata anch'essa determinata dagli investitori cinesi. Tuttavia, nell'ottica del futuro, l'economia cinese si confronta con crescenti ostacoli e incertezze economiche. Nonostante ciò, il metallo prezioso potrebbe suscitare un certo interesse da parte degli investitori cinesi. Nel rapporto si sottolinea anche che, probabilmente, le banche centrali non continueranno più ad acquistare oro al ritmo frenetico osservato negli ultimi due anni, ma questa tendenza mostra chiaramente che l'oro è diventato uno strumento importante per la gestione dei rischi.
