Se vuoi la pace prepara la guerra. La Russia si è seriamente preparata per un conflitto armato in Ucraina. Ha accumulato più di 500 miliardi di dollari in riserve auree e valutarie, ha ridotto il debito pubblico al 16% del PIL, che è una delle cifre più basse tra tutti i paesi del mondo, ha avuto un surplus di bilancio e ha aumentato il Fondo di previdenza nazionale a 175 miliardi di dollari. Mosca era pronta alle sanzioni occidentali e, nonostante le perdite significative, è riuscita ad accelerare la propria economia del 3,6% nel 2023. Il FMI prevede una crescita del 2,6% nel 2024. Tanto meglio per i ribassisti dell'USD/RUB?
Andamento dell'economia russa
La partita tra l'Occidente e la Russia ricorda il gioco del gatto e del topo. Gli Stati Uniti e altri paesi impongono restrizioni all'economia russa, ma Mosca trova modi per aggirarle. L'Europa ha smesso di acquistare petrolio e gas, ma Cina e India hanno preso il loro posto. Ankara e Pechino stanno aiutando Mosca a ottenere accesso alle tecnologie occidentali, e l'aumento del bilancio militare del 70%, raggiungendo un nuovo record post-sovietico di 100 miliardi di dollari, sta sostenendo l'economia.
Le perdite sono significative. Secondo una ricerca del Financial Times, la Russia ha perso circa 170 miliardi di dollari di entrate dall'esportazione. Bloomberg prevede che il suo PIL nel 2030 sarà inferiore del 10% rispetto a quello che si avrebbe se non ci fosse stato il conflitto armato. Le massicce sanzioni hanno portato a una riduzione del 47% su base annua nei ricavi del bilancio russo dalle esportazioni di petrolio e gas nella prima metà dell'anno scorso. Tuttavia, l'adattamento e la ricerca di vie alternative hanno permesso a Mosca di guadagnare 15,6 miliardi di dollari dall'esportazione di petrolio e gas a gennaio, secondo l'Agenzia internazionale dell'energia. Nell'estate del 2023, questa cifra era di 11,8 miliardi di dollari.
Impatto delle spese militari sul PIL della Russia
Tra gli aspetti negativi per l'economia e il rublo, si evidenzia il rapido esaurimento del Fondo nazionale del benessere fino a 55 miliardi di dollari e la formazione di un deficit di bilancio cronico di circa 17 miliardi all'anno. Al contempo, l'indebitamento all'estero è limitato e gli acquirenti di obbligazioni sovrane sono le banche russe, che sempre più spesso si trovano in perdita.
In più, il deflusso di manodopera porta a un mercato del lavoro ristretto, con un basso tasso di disoccupazione e un aumento dei salari. Ciò accelera l'inflazione e costringe la Banca centrale russa ad adottare una politica monetaria più restrittiva. Un tasso di riferimento del 16% risulta molto elevato per l'economia. Inoltre, secondo il verbale della riunione di febbraio della Banca centrale russa, sembra che Elvira Nabiullina e i suoi colleghi abbiano discusso la possibilità di aumentarlo al 17%.
L'Occidente parla sempre più spesso della necessità di utilizzare 282 miliardi di dollari russi congelati per aiutare l'Ucraina, ma i timori europei che ciò possa minare lo status dell'euro e del dollaro USA come principali valute di riserva hanno finora impedito di farlo. Questa notizia, insieme al periodo fiscale in Russia, è diventata il catalizzatore per il rafforzamento del rublo alla fine di febbraio.
Dal punto di vista tecnico, sul grafico giornaliero la coppia USD/RUB sta elaborando il modello del Cuneo in espansione. Il rimbalzo dai livelli di supporto a 90,40 e 89,65-89,85 potrebbe essere utilizzato per formare posizioni long sul dollaro statunitense contro il rublo.
