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FX.co ★ EUR/USD. Perchè il dollaro non aumenta di prezzo?

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Forex Analysis:::2024-03-13T10:56:25

EUR/USD. Perchè il dollaro non aumenta di prezzo?

La coppia euro-dollaro ha reagito con freddezza al rapporto pubblicato ieri sulla crescita dell'inflazione negli Stati Uniti. Inizialmente il dollaro ha rafforzato la sua posizione, poi è crollato su tutto il mercato, ma alla fine delle negoziazioni di ieri ha cercato di nuovo di mostrare il suo carattere. È indicativo che tutti i movimenti di prezzo per la coppia EUR/USD si siano verificati entro 1,09. Nonostante il "colore verde" del comunicato, i venditori non sono riusciti nemmeno a testare 1,08. Questo è davvero un punto significativo, dato che l'inflazione complessiva ha accelerato a febbraio, sia in termini mensili che annuali.

 EUR/USD. Perchè il dollaro non aumenta di prezzo?

Perché i trader hanno reagito in modo così flemmatico a un rapporto macroeconomico così significativo? A mio parere, è tutta una questione di aspettative del mercato, che, a partire dai risultati di ieri, in realtà non sono cambiate. Pertanto, secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di mantenere lo status quo alla riunione di marzo è ora del 99%, e alla riunione di maggio dell'88%. Il mercato è cioè fiducioso che la Federal Reserve non abbasserà il tasso di interesse nelle prossime due riunioni. Questa fiducia era presente anche prima del rilascio di ieri. Allo stesso tempo, però, gli operatori di mercato stimano ancora la probabilità di un taglio dei tassi a giugno pari al 50/50 (per essere più precisi, la probabilità di un allentamento della politica monetaria alla riunione di giugno è del 59%).

Cioè, le prospettive di giugno sono ancora rilevanti e il colore verde dell'IPC di febbraio in questo contesto non ha cambiato nulla.

Si scopre quindi che l'indice dei prezzi al consumo ha confermato solo le aspettative del mercato per marzo e maggio (che erano già state prese in considerazione nei prezzi). Allo stesso tempo, il comunicato non ha dissuaso gli operatori dal fatto che la Federal Reserve rifiuterà di tagliare il tasso a giugno. Da qui la reazione flemmatica del cambio eur/usd. Inoltre, c'è una diminuzione effettiva dell'indice base dei prezzi al consumo. Il tasso di declino è rallentato, ma la tendenza al ribasso è rimasta: in termini annuali, l'IPC core è stato al 3,8%. Si tratta del tasso di crescita più basso da giugno 2021. Inoltre, i prezzi dei servizi di base esclusi gli alloggi (il cosiddetto IPC super core) sono aumentati dello 0,47% a febbraio, mentre a gennaio si è registrato un aumento dello 0,85%. Inoltre, non dimenticare che l'indice PCE core ha dimostrato una dinamica ribassista costante per il sesto mese consecutivo e che il tasso di crescita dei salari, secondo gli ultimi dati del settore non agricolo, è rallentato.

Per questi motivi il dollaro non ha ricevuto un sostegno adeguato. E, di conseguenza, gli orsi eur/usd. L'unico risultato ottenuto dai venditori è il ritiro del prezzo dal confine di 1,10. Non c'è dubbio che se il rapporto fosse uscito nella zona rossa, la coppia avrebbe già testato il livello di resistenza di 1,1050 (la linea superiore dell'indicatore delle Bande di Bollinger sul grafico settimanale).

Vale anche la pena notare altri motivi per cui ieri il dollaro non era molto richiesto. Tra questi c'è il crescente interesse dei trader per il rischio. Dopo i risultati delle negoziazioni di ieri, il mercato azionario statunitense ha chiuso in crescita, grazie al rafforzamento dei settori tecnologico, industriale e dei servizi al consumo. L'indice Dow Jones è salito dello 0,61%, l'indice NASDAQ Composite è salito dell'1,54% e l'indice S&P 500 è cresciuto dell'1,12%.

La complessità della situazione risiede anche nel fatto che ora è in vigore il cosiddetto "regime del silenzio": un periodo di 10 giorni in attesa della riunione della Federal Reserve, durante il quale i membri dell'autorità di regolamentazione non possono esprimere pubblicamente la loro posizione. I funzionari della Fed potrebbero far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra con i loro commenti, ma il regime di silenzio sta costringendo gli operatori di mercato a trarre le proprie conclusioni in previsione della riunione di marzo (che avrà luogo la prossima settimana). Come vediamo, i trader EUR/USD non sono riusciti a raggiungere un'opinione comune: gli acquirenti non sono in grado di riprendere il movimento settentrionale fino ai confini di 1,10, i venditori, a loro volta, non possono nemmeno entrare nell'area di 1,08, per non parlare del superamento del livello di supporto di 1,0890 (linea Tenkan-sen su D1).

Anche dal punto di vista tecnico la situazione resta incerta. Sul grafico giornaliero, la coppia si trova tra la linea media e superiore dell'indicatore delle Bande di Bollinger, sopra le linee Tenkan-sen e Kijun-sen, ma allo stesso tempo nella nuvola Kumo, il cui limite superiore corrisponde a 1,0930. È consigliabile considerare operazioni lunghe solo dopo che la coppia si è stabilizzata al di sopra di un determinato obiettivo. Inoltre, in questo caso, l'indicatore Ichimoku genererà un segnale rialzista "Parade of Lines". L'obiettivo immediato del movimento settentrionale è il livello di 1,0960 (linea superiore delle bande di Bollinger su D1) e il livello rotondo, psicologicamente importante, di 1,1000. Il livello di resistenza più forte si trova leggermente più in alto (1,1050 - la linea superiore delle Bande di Bollinger sul grafico settimanale), ma è troppo presto per parlare di questo obiettivo. Le vendite saranno rilevanti solo dopo il consolidamento al di sotto dell'obiettivo di 1,0890 (linea Tenkan-sen su D1). Vista la perdurante incertezza, al momento è consigliabile mantenere per la coppia un atteggiamento attendista.

Analyst InstaForex
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