Il mercato non può restare fermo a lungo, soprattutto quando verranno diffusi i dati sull'inflazione negli Stati Uniti e sulla produzione industriale nell'area dell'euro. Inoltre, in entrambi i casi hanno chiaramente favorito il dollaro. Prima o poi la situazione avrebbe dovuto raggiungere il punto in cui anche un piccolo evento avrebbe fatto traboccare la pazienza e il mercato sarebbe semplicemente esploso. Ma il motivo non è qualcosa di insignificante, bensì le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, il cui tasso di crescita è accelerato dallo 0,0% all'1,5%. Un così forte aumento dell'attività dei consumatori, che in realtà è il motore della crescita economica, ha ovviamente ispirato gli investitori. Inoltre, questo è già il terzo dato estremamente importante consecutivo ed è diventato impossibile ignorarli insieme.
Allo stesso tempo, il movimento di ieri suggerisce ciò che ci aspetta oggi. Molto probabilmente il mercato resterà indifferente all'accelerazione della crescita della produzione industriale negli Stati Uniti dallo 0,0% allo 0,2%. Prima di tutto, i cambiamenti sono piuttosto minori. In secondo luogo, ieri il dollaro è cresciuto in modo piuttosto attivo, riconquistando gli eventi precedenti. Tale movimento è in una certa misura di natura emotiva. Quindi il mercato ha bisogno non solo di calmarsi un po', ma anche di indietreggiare un po'. Ma i buoni dati sulla produzione industriale permetteranno molto probabilmente al dollaro di consolidarsi intorno ai valori già raggiunti.
Scendendo fortemente, la coppia di valute EUR/USD ha superato il livello di 1,0900. Di conseguenza, sul mercato si è prolungato l'attuale ciclo correttivo dall'area del livello psicologico di 1,1000.
Dal punto di vista dello strumento RSI H1, l'indicatore si sta muovendo nella zona ipervenduto, il che indica un surriscaldamento delle posizioni corte sull'euro in periodi a breve termine.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator, le linee moboli MA nei periodi H1 e H4 sono dirette verso il basso, che corrisponde alla direzione del ciclo correttivo.
Aspettative e prospettive
In questa situazione, ci sono già segnali di ipervenduto del tasso di cambio dell'euro nel breve periodo, il che lascia intravedere uno scenario di rallentamento del ciclo ribassista. Tuttavia, dal punto di vista dell'analisi tecnica, è consentito il fattore inerzia, in cui il segno di ipervenduto viene ignorato. In questo caso è consentito un successivo indebolimento del tasso di cambio dell'euro.
L'analisi completa degli indicatori nel breve termine e nel periodo intraday indica uno stato d'animo al ribasso tra i partecipanti al mercato.