Dopo che giovedì il mercato è effettivamente esploso sotto la pressione dei dati macroeconomici estremamente importanti, venerdì è caduto di nuovo in uno stato di torpore. Nessuna attenzione è stata prestata ai dati sulla produzione industriale negli Stati Uniti, la cui crescita ha lasciato il posto alla recessione. Sebbene si aspettassero che i tassi di crescita accelerassero dallo 0,0% allo 0,2%, la produzione ha invece evidenziato un calo dello 0,2%. Infatti, c'era un piccolo trucco che faceva sembrare i dati addirittura positivi. Si parla di una revisione del dato precedente, al -0,3%. Sembra quindi che il tasso di declino sia addirittura leggermente rallentato. Ma in ogni caso questi dati non hanno avuto alcun impatto sul mercato dei cambi, che stava semplicemente segnando il passo. Inoltre, oggi questo calpestio molto probabilmente continuerà. Dopotutto, vengono pubblicati solo i dati sull'inflazione nell'area euro. Ma vengono pubblicati i dati definitivi, che quasi sicuramente coincideranno con la valutazione preliminare, di cui il mercato ha già tenuto conto.
La coppia di valute EUR/USD ha rallentato il ciclo di costruzione di una correzione nell'area di 1,0870, dove per un po' si è verificato un pullback al livello precedentemente superato di 1,0900. L'oscillazione successiva è stata caratterizzata da una stagnazione a 1,0870/1,0900.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, c'è un movimento dell'indicatore nella sua area inferiore 30/50, che indica un possibile aumento del volume delle posizioni corte sull'euro.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator, le linee mobili MA nel periodo H4 sono dirette verso il basso, che corrisponde alla direzione del ciclo correttivo.
Aspettative e prospettive
In questa situazione, l'attuale stagnazione può indicare il processo di accumulazione delle forze commerciali, che a sua volta consente nuovi balzi di prezzo. La tattica più ottimale in termini di analisi tecnica è considerata il metodo per mantenere i prezzi al di fuori dell'uno o dell'altro limite di stagnazione stabilita. Di conseguenza, è possibile un aumento della volatilità, che porterà ad un ripristino del tasso di cambio dell'euro o ad un prolungamento dell'attuale ciclo di correzione sul mercato.
L'analisi completa degli indicatori a breve termine e intraday indica una stagnazione.