Basta una rapida occhiata al grafico e diventa subito chiaro che durante la conferenza stampa di Jerome Powell è successo qualcosa di straordinario. Dopotutto, in linea di principio, non esiste altra spiegazione per il crollo della valuta americana. Tanto più, il tasso di rifinanziamento è rimasto invariato, il che, considerato il recente aumento dell'inflazione, era del tutto prevedibile. Ma è stato proprio questo aumento dell'inflazione a causare il crollo del dollaro. Il capo della Federal Reserve, pur notando l'accelerazione del tasso di crescita dei prezzi al consumo, ha affermato che questo fatto non dovrebbe essere drammatizzato, poiché questa crescita è stagionale. L'inflazione a febbraio accelera o rallenta di anno in anno e non esiste una regola chiara che dimostri che stia effettivamente crescendo. A questo proposito, le parole di Jerome Powell possono essere interpretate come una dichiarazione di disponibilità ad abbassare i tassi di interesse, anche all'attuale livello di inflazione. Il mercato ha fatto proprio questo, tenendo conto dell'aspettativa di una riduzione del tasso di rifinanziamento a giugno.
A quanto pare, oggi il dollaro potrebbe continuare a perdere la sua posizione. Ciò è in parte dovuto alle stime preliminari degli indici di attività economica, che dovrebbero aumentare in Europa e diminuire negli Stati Uniti. Ma l'evento principale della giornata sarà, ovviamente, la riunione del consiglio d'amministrazione della Banca d'Inghilterra. Anche se il tasso di rifinanziamento resterà quasi certamente invariato, la distribuzione dei voti sulla questione dei tassi di interesse è importante. Si prevede che rimarrà all'incirca la stessa di un mese e mezzo fa. Da cui segue una semplice conclusione: c'è un'alta probabilità che il livello dei tassi di interesse nel Regno Unito e negli Stati Uniti sia almeno uguale. Potrebbero anche essere più alti per un po' nel Regno Unito. Ciò stimolerà la crescita della sterlina e, successivamente, della moneta unica europea.
Durante la vendita diffusa di posizioni in dollari, la sterlina si è rafforzata di oltre 100 punti, il che ha portato il prezzo a tornare al livello di 1,2800. A causa dell'intenso movimento ascendente, il ciclo di correzione dal massimo locale è stato interrotto.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, c'è un incrocio della linea mediana 50 dal basso verso l'alto, che indica un aumento del volume delle posizioni lunghe.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, le linee mobili MA hanno cambiato direzione dal basso verso l'alto, il che potrebbe essere l'inizio di un cambiamento negli interessi commerciali.
Aspettative e prospettive
In questa situazione, la sterlina britannica diventa ipercomprata a breve termine, il che può complicare il lavoro degli acquirenti. In questo caso, il livello di 1,2800 potrebbe fungere da resistenza, portando ad un pullback. Tuttavia, se il prezzo si stabilizza al di sopra del livello di controllo alla fine della giornata, potrebbe verificarsi un nuovo ciclo di crescita del volume delle posizioni lunghe, nonostante i segnali di ipercomprato.
L'analisi approfondita degli indicatori a breve termine indica un possibile ritorno alla normalità. Nel periodo intraday gli indicatori sono focalizzati sul ciclo rialzista.