Nel 2024 tutti parlano dell'eccezionalismo americano. Che l'economia americana ci ha sorpreso con la sua resistenza all'espansione monetaria più aggressiva degli ultimi quattro decenni da parte della Fed. Delle tecnologie dell'intelligenza artificiale, del salto di produttività. L'eccezionalismo americano riguarda in realtà le azioni. L'indice S&P 500 è cresciuto di oltre il 30% rispetto al minimo di ottobre e il gestore patrimoniale Amundi consiglia di utilizzare eventuali pullback per acquistare.
Dinamica degli indici azionari americani e britannici
Un'economia forte, le aspettative di un allentamento della politica monetaria della Fed e utili aziendali impressionanti sono i tre pilastri su cui si fonda la tendenza al rialzo dell'indice azionario generale. La Bank of America è stata costretta ad alzare le sue previsioni per la fine del 2024 per lo S&P 500 a 5.400 poiché l'effetto ricchezza derivante dal possesso di azioni statunitensi espande il PIL contribuendo ad estendere il rally azionario.
Allo stesso tempo, gli utili aziendali sono in aumento, ma il fatto che lo S&P 500 ignori il fattore di rivalutazione delle opinioni del mercato sul destino del tasso dei fondi federali sorprende JP Morgan. Dicono che all'inizio dell'anno gli investitori contavano su sei misure di espansione monetaria, ora ne contano solo tre. Ciò fa aumentare i rendimenti dei titoli del Tesoro e, in teoria, aumenta i costi di finanziamento delle società. In definitiva, ciò dovrebbe comportare un calo degli utili aziendali e un pullback dell'indice azionario generale.
Dinamica degli indici azionari e aspettative sul tasso della Fed
Morgan Stanley non è d'accordo. Secondo l'azienda, la Fed rinvia l'inizio dell'espansione monetaria per un motivo: l'economia americana è troppo forte. Abbassando i tassi, la Banca Centrale potrebbe inviare il segnale sbagliato di preoccupazione per un rallentamento. Se non fosse per la recessione. Pertanto, la continuazione del rally dello S&P 500 in un contesto di una revisione delle opinioni del mercato sui tempi di inizio e sulla velocità dell'allentamento della politica monetaria non dovrebbe confondere nessuno.
Personalmente non vedo ancora alcuna vulnerabilità particolare nell'indice azionario generale. I segnali di un raffreddamento del mercato del lavoro potrebbero essere interpretati dagli investitori come un segnale che la data per un taglio dei tassi sui fondi federali si sta avvicinando, il che aumenterà la propensione al rischio e darà una mano alle azioni. Al contrario, le forti statistiche sul mercato del lavoro statunitense per il mese di marzo costituiranno un'ulteriore prova della stabilità dell'economia americana. Questa è un'ottima notizia anche per lo S&P 500.
Credo che senza movimenti bruschi nei rendimenti dei titoli del Tesoro, non si dovrebbe contare su un serio pullback dell'indice azionario generale. E un aumento dei tassi del debito è possibile solo se l'inflazione americana accelera ulteriormente a marzo. I dati a riguardo saranno pubblicati il 10 aprile.
Tecnicamente, sul grafico giornaliero dello S&P 500, gli orsi stanno cercando di passare al contrattacco grazie alla formazione del pattern Double Top. Le vendite possono iniziare dal livello di 5.183, ma il supporto vicino al valore equo di 5.115 sembra cemento armato. L'acquisto dell'indice azionario è interessante dal livello di 5.230.