Il dollaro ha ripreso a salire nella prima metà della sessione di negoziazione europea di oggi, anche contro le principali valute europee. Tuttavia, la coppia USD/CHF si distingue da questa dinamica generale: sta diminuendo dopo la pubblicazione questa mattina degli indici dei prezzi al consumo svizzeri.
Secondo il rapporto presentato dall'Ufficio federale di statistica della Svizzera, l'inflazione è accelerata nel paese ad aprile di +0,3% (+1,4% su base annua). Nel mese di riferimento precedente (marzo), l'inflazione al consumo ha mostrato una dinamica pari a zero, ma è aumentata dell'1,2% su base annua.
Nonostante l'inflazione rimanga a livelli minimi, vicino allo zero e al di sotto dell'obiettivo della Banca Nazionale Svizzera, ha dato un impulso rialzista al franco: si è rafforzato sul mercato dei cambi, anche nei confronti del dollaro.
La coppia USD/CHF è scesa di 60 punti subito dopo questa pubblicazione, raggiungendo un minimo di due settimane vicino al livello di 0.9085. Tuttavia, non c'è ancora motivo di contare su un calo più profondo della coppia.
Nel corso della riunione del 22 marzo, la Banca Nazionale Svizzera è stata la prima tra le principali banche centrali mondiali a passare ad un allentamento della politica monetaria, riducendo il tasso di interesse dello 0,25%, portandolo all'1,50%.
Come risulta dalle dichiarazioni di accompagnamento della Banca nazionale, il franco è nuovamente considerato sopravvalutato, il che implica la possibilità di ulteriori riduzioni del tasso di interesse e di interventi valutari volti a indebolirlo.
La direzione della BNS ha anche osservato che l'aggiustamento del tasso di interesse è stato possibile poiché l'inflazione si è mantenuta al di sotto del target del 2,0% per diversi mesi consecutivi e le previsioni non anticipano un suo rafforzamento.
Ora, secondo le stime preliminari degli economisti della Banca Nazionale Svizzera, l'indice dei prezzi al consumo quest'anno sarà del +1,4%, nel 2025 del +1,2%, e nel 2026 dell'1,1%.
L'obiettivo della Banca Centrale Svizzera è del 2%, e gli economisti ritengono probabile un'ulteriore riduzione dei tassi da parte della BNS a giugno e settembre.
Questo potrebbe portare a un nuovo ciclo di indebolimento del franco, nonché a un aumento della coppia USD/CHF, dove il dollaro ha tutte le possibilità di rafforzarsi e mantenere la sua domanda.
Da sottolineare che oggi, contemporaneamente agli indici dei prezzi al consumo svizzeri, sono stati pubblicati i dati sul volume delle vendite al dettaglio in Svizzera, che hanno indicato un rallentamento in questo settore dell'economia nazionale (-0,1% a marzo contro la previsione di +0,2% e lo stesso valore precedente). Questo dato economico traccia il livello della domanda dei consumatori ed è un importante dato che influenza il mercato e le quotazioni della valuta nazionale. È anche un dato indiretto dell'inflazione, rappresentando quindi un interesse sia per la banca centrale del paese sia per i partecipanti al mercato. In generale, un valore elevato è un fattore positivo per la valuta nazionale, mentre un valore basso e un peggioramento del dato sono fattori negativi.
In altre parole, il calo odierno della coppia USD/CHF potrebbe essere una buona opportunità per i suoi acquirenti di aprire nuove posizioni long.
Un segnale in questo senso potrebbe venire dalla pubblicazione odierna del rapporto settimanale del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti sui dati delle richieste di sussidio di disoccupazione, a condizione che questi risultino migliori dei valori precedenti e delle previsioni.