Durante la sessione di trading asiatica di martedì, la Banca centrale dell'Australia (RBA) terrà la sua riunione di maggio. I risultati formali di questo incontro sono già previsti: è quasi certo che il regolatore manterrà invariati tutti i parametri della politica monetaria. Questo fatto non avrà un impatto significativo sulla coppia valutaria AUD/USD. Tutta l'attenzione dei trader sarà focalizzata sulle formulazioni del comunicato di accompagnamento e sulla retorica della presidente della RBA, Michelle Bullock.
I segnali preliminari di natura fondamentale indicano che la Reserve Bank potrebbe adottare una posizione più rigida. Il motivo principale è l'aumento dell'inflazione. Secondo i dati pubblicati ad aprile, l'indice dei prezzi al consumo di marzo è aumentato al 3,5% su base mensile rispetto alle previsioni del 3,4%. Nei tre mesi precedenti, l'indice era stato al 3,4%, e marzo avrebbe dovuto essere il quarto mese di questa serie. Tuttavia, contrariamente alle previsioni, l'indice ha accelerato e ha raggiunto il massimo da novembre dell'anno scorso.
Anche i dati sull'inflazione del primo trimestre si sono posizionati nella "zona verde". Su base annua, l'indice dei prezzi al consumo in Australia è cresciuto dell'1,0%, superando le previsioni che indicavano un aumento dello 0,8% (dopo un calo piuttosto marcato nel quarto trimestre allo 0,6%). Anche su base trimestrale, l'indice si è posizionato nella "zona verde", raggiungendo il 3,6%, mentre la maggior parte degli esperti prevedeva una diminuzione al 3,4%.
Anche il mercato del lavoro non contribuisce ad ammorbidire la posizione della RBA. In particolare, l'incremento del numero di occupati nel mese precedente è diminuito di soli 6 mila posti (una riduzione dei posti di lavoro ha portato a un leggero aumento del tasso di disoccupazione). Ma c'è un dettaglio importante: il numero di occupati a tempo pieno è aumentato di quasi 28 mila (27,9 mila), mentre l'occupazione part-time è diminuita di 34,5 mila.
Cosa indicano questi numeri? Prima di tutto, che le prospettive di un allentamento della politica monetaria sono state spostate ben oltre l'orizzonte. La Reserve Bank adotterà (come minimo) un approccio attendista, esprimendo una retorica moderatamente aggressiva. Questa combinazione potrebbe sostenere il dollaro australiano.
Tuttavia, alcuni esperti considerano anche uno scenario più radicale. In particolare, gli strateghi valutari di Capital Economics hanno avvertito i loro clienti che il regolatore australiano potrebbe domani innalzare il tasso di interesse di 25 punti base. Questo sarebbe davvero una decisione inaspettata, dato che proprio nell'ultimo incontro la RBA aveva eliminato dal testo del comunicato l'indicazione di un possibile inasprimento della politica monetaria (ovvero ha rimosso la frase che "un ulteriore aumento del tasso di interesse potrebbe essere appropriato").
In altre parole, la Reserve Bank ha effettivamente messo un punto al ciclo di inasprimento della politica monetaria, ma ora potrebbe fare una svolta di 180 gradi. Secondo gli esperti di Capital Economics, questo scenario è piuttosto probabile, considerando il fatto che l'inflazione si è rivelata più persistente ed elevata di quanto il banco centrale avesse previsto. E il mercato del lavoro e i salari nel settore dei servizi potrebbero mantenere la pressione sui prezzi "per un periodo più lungo". Gli analisti addirittura fanno riferimento a precedenti storici, indicando che negli ultimi 25 anni la Reserve Bank ha aumentato il tasso di interesse 7 volte quando l'inflazione media ponderata (trimmed mean) trimestrale era almeno dell'1%. Dal 1999 ci sono state solo tre eccezioni a questa regola. Una di queste è stata durante la fase finale della pandemia di coronavirus, all'inizio del 2022.
È importante notare che, secondo gli ultimi dati, a marzo questo indicatore (trimmed mean) era dell'1,0%, contro una previsione dello 0,8%.
Tuttavia, lo scenario di base della riunione di maggio è il mantenimento dello status quo sul tasso e un inasprimento della retorica – sia nel contesto del comunicato accompagnatorio sia nelle dichiarazioni del capo della banca centrale. Ciò significa che il regolatore reintrodurrà nel testo del comunicato finale la frase secondo cui la Reserve Bank potrebbe aumentare il tasso di interesse se necessario. Questa è una formulazione standard, a cui per lungo tempo nessuno ha prestato attenzione. Ma la sua "reincarnazione" è tutta un'altra questione. È un segnale "da falco" che il mercato difficilmente ignorerà.
Di conseguenza, i risultati della riunione di maggio della RBA saranno probabilmente di carattere aggressivo. Ma per rafforzare il trend rialzista, gli acquirenti di AUD/USD hanno bisogno di messaggi chiari sul fatto che la banca centrale potrebbe ricorrere a un inasprimento della politica monetaria (precisati sia nel comunicato accompagnatorio sia nella retorica di Bullock). In caso contrario, il dollaro australiano potrebbe cadere vittima delle aspettative eccessive del mercato.
Dal punto di vista tecnico, la coppia AUD/USD nel grafico giornaliero si trova tra la media e la linea superiore delle Bande di Bollinger, oltre a tutte le linee dell'indicatore Ichimoku (inclusa la nuvola Kumo), che mostra un segnale rialzista. L'obiettivo più vicino del movimento rialzista è il livello 0,6650 (la linea superiore delle Bande di Bollinger su D1). L'obiettivo principale si trova a cento punti più in alto, ovvero a 0,6750, che corrisponde alla linea superiore delle Bande di Bollinger, ma già su un grafico settimanale.