La coppia NZD/USD continua a scendere per il secondo giorno consecutivo.
Questo calo è stato influenzato dall'intenzione della Federal Reserve di mantenere alti i tassi di interesse per un lungo periodo. In più, le dichiarazioni aggressive del presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari hanno rafforzato il dollaro USA, esercitando così una pressione al ribasso sulla coppia NZD/USD.
Secondo Reuters, i commenti del presidente Kashkari confermano che i tassi rimarranno invariati per un periodo significativo. E anche se la probabilità di un aumento dei tassi sia bassa, non è del tutto esclusa.
L'indice del dollaro USA, che misura le performance del dollaro rispetto a sei principali valute, è salito a 105,50. Il rendimento più alto dei titoli di stato USA supporta il dollaro. Al momento della pubblicazione, il rendimento dei titoli di stato USA a 2 anni e a 10 anni era rispettivamente del 4,84% e del 4,47%.
La scorsa settimana, la Banca di Riserva della Nuova Zelanda (RBNZ) ha indicato l'intenzione di posticipare l'allentamento della politica monetaria fino al 2025, citando una pressione inflazionistica nel primo trimestre superiore alle attese. Questa posizione potrebbe sostenere il dollaro neozelandese. Inoltre, l'economia della Nuova Zelanda appare instabile alla vigilia della pubblicazione di dati importanti dal suo principale partner commerciale, la Cina, inclusi i dati sulla bilancia commerciale di aprile giovedì e l'indice dei prezzi al consumo sabato.
In Nuova Zelanda, ci sono preoccupazioni riguardo all'economia interna, soprattutto dopo l'avvertimento dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che a Wellington si registra una crescita della produttività bassa a causa di una concorrenza insufficiente, in particolare nel settore della grande distribuzione.