In assenza di pubblicazioni importanti e di trader europei (in Europa oggi si celebra il Giorno della Vittoria), il dollaro continua a riprendersi dopo il calo della scorsa settimana. Durante questo periodo, gli investitori hanno chiuso alcune delle loro posizioni long sul dollaro, analizzando i risultati della riunione della Fed e importanti dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, che hanno un po' deluso gli operatori di mercato.
L'indice del dollaro (#USDX nel terminale di trading MT4) oggi sta già aggiungendo circa 50 punti al prezzo di chiusura della scorsa settimana, riprendendo a crescere verso la soglia di 106,00. In generale, continua la dinamica al rialzo del dollaro e del suo indice #USDX. Una nuova ondata di rafforzamento lo attende, mentre il mercato e i funzionari della Fed sono "sempre più concentrati sulle tendenze dell'inflazione", prevedono gli economisti.
Oggi, la ripresa della dinamica ascendente del dollaro è particolarmente evidente nella coppia USD/JPY (lo yen rappresenta circa il 14% dell'indice del dollaro). Al momento, USD/JPY si sta scambiando vicino al livello di 155.35, dopo aver superato il livello di 154.85 ed essere entrato in una zona di mercato rialzista a breve termine, ritornando anche nelle zone di mercato rialzista a medio e lungo termine.
Sembra che il recente rafforzamento dello yen e il calo di USD/JPY (presumibilmente dovuti a interventi valutari da parte delle autorità monetarie giapponesi) siano terminati.
"Non intendo commentare le recenti variazioni dei tassi di cambio", ha dichiarato oggi il capo della Banca del Giappone, Kazuo Ueda. Come al solito, la Banca del Giappone non pubblicizza il suo intervento nei mercati valutari e non annuncia le sue azioni né prima né dopo tali interventi. Tuttavia, secondo alcune stime degli esperti, il volume degli interventi valutari (comprese le compravendite di yen e le vendite di obbligazioni giapponesi) è stato di circa 60,0 miliardi di dollari. Queste azioni hanno portato a un crollo del 5,5% di USD/JPY dai massimi record raggiunti a fine aprile sopra il livello di 160.00.
Per quanto riguarda le future azioni della Banca del Giappone, la situazione rimane poco chiara. "I rischi legati alle previsioni dei prezzi sono elevati, sia al rialzo che al ribasso. Se l'inflazione dovesse superare le previsioni, sarebbe opportuno aggiustare i tassi un po' prima. Se l'inflazione dovesse risultare inferiore al previsto, dovremmo mantenere l'attuale politica per un periodo più lungo", ha detto oggi Ueda, aggiungendo che "al momento continueremo ad acquistare JGB più o meno allo stesso ritmo e volume". Ciò significa che per ora non sono attesi cambiamenti nei parametri della politica monetaria della banca centrale giapponese.
Pertanto, se dagli Stati Uniti non inizieranno a giungere dati macroeconomici deboli e dichiarazioni accomodanti da parte dei funzionari della Fed riguardo le prospettive della politica monetaria, ci si può aspettare una nuova ondata di crescita per la coppia USD/JPY.
Giovedì verranno pubblicati i dati settimanali sul mercato del lavoro statunitense relativi alle richieste di sussidio di disoccupazione e venerdì l'indice preliminare della fiducia dei consumatori dall'Università del Michigan. Inoltre, all'inizio della giornata di trading di venerdì, dal Giappone arriveranno dati sugli indici degli indicatori anticipatori e coincidenti, nonché un riepilogo delle previsioni della Banca del Giappone.
Questi dati diventeranno probabilmente il principale fattore trainante di USD/JPY fino alla fine della settimana. In generale, come abbiamo già sottolineato, si mantiene una dinamica positiva per la coppia.
Ci aspettiamo una sua ulteriore crescita, a meno che non si saranno nuovi interventi valutari: martedì, il vice ministro delle finanze giapponese e principale diplomatico valutario del paese, Masato Kanda, ha annunciato la possibilità che il governo adotti nuove misure contro i "movimenti speculativi disordinati" sul mercato. Le sue dichiarazioni sono state interpretate dai partecipanti al mercato come un avvertimento sulla possibilità di nuovi interventi valutari.
Da notare che domani il volume degli scambi sul mercato e l'attività dei trader saranno più bassi del solito a causa della celebrazione del Giorno dell'Ascensione da parte dei cattolici, mentre oggi i partecipanti al mercato si concentreranno sulle dichiarazioni dei rappresentanti della leadership della Fed e sulle loro opinioni riguardo alle prospettive della politica monetaria della banca centrale americana, nonché sui risultati dell'asta del Tesoro USA per la collocazione di obbligazioni decennali.
