La riunione odierna della Banca d'Inghilterra e il suo esito possono essere interpretati in modi diversi, quindi è meglio armarsi di pazienza e osservare la reazione del mercato, agendo in seguito, anziché cercare di indovinare in quale direzione si muoverà.
È chiaro che il governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey, potrebbe oggi fornire un sostegno tanto ai consumatori britannici quanto all'intero tessuto economico del paese, inviando un segnale più forte su quando la banca centrale potrà ridurre il costo del prestito. Gli economisti e i mercati si aspettano che il Comitato per la politica monetaria della Banca d'Inghilterra (composto da nove membri), manterrà il tasso al 5,25%, dopodiché saranno pubblicate le previsioni sull'inflazione e sulla crescita economica.
Attualmente, la crescita economica sembra preoccupare di più la Banca centrale e gli economisti rispetto all'inflazione, è ciò che il governatore Andrew Bailey ha sottolineato sempre più spesso ultimamente. Per questo motivo, nelle prossime riunioni di giugno e agosto, la Banca potrebbe fornire agli investitori informazioni più chiare sull'eventuale inizio di un allentamento della politica monetaria o su quando verranno compiuti i primi passi verso la riduzione dei tassi.
Ricordiamo che Bailey è anche sotto crescente pressione politica in vista delle elezioni generali nel Regno Unito. Il Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, ha sollevato ripetutamente la questione della possibilità di ridurre i tassi, sostenendo che ciò darebbe agli elettori una spinta di "benessere".
Un altro punto riguarda la divisione dei voti. Sebbene si preveda che la maggior parte dei nove membri del comitato voterà per mantenere la politica attuale, i più pacifici potrebbero unirsi a Swati Dhingra e sostenere la riduzione dei tassi. Una divisione 7-2, con una maggioranza a sostegno delle politiche attuali, è considerata lo scenario più probabile. Si ritiene che il vice governatore Dave Ramsden probabilmente si unirà a Dhingra nel votare per una riduzione dei tassi dopo una recente inclinazione verso retorica accomodante.
I verbali delle riunioni probabilmente sottolineeranno nuovamente profondi disaccordi tra la maggioranza riguardo ai tempi della futura riduzione. Catherine Mann, Jonathan Haskel e Megan Green hanno recentemente espresso la loro riluttanza a supportare una rapida riduzione, citando una forte crescita dei salari e l'inflazione nel settore dei servizi. I commenti accomodanti di Bailey e Ramsden dopo l'incontro di marzo hanno generato voci secondo cui la Banca d'Inghilterra potrebbe iniziare a ridurre i tassi di interesse a giugno o agosto. Entrambi i politici di recente hanno tentato di distanziarsi dall'inflazione crescente negli Stati Uniti, paragonando più la situazione con quella della zona euro, dove si prevede che la Banca Centrale Europea inizi ad allentare la politica il mese prossimo.
A marzo, il Comitato per la Politica Monetaria (MPC) ha introdotto una nuova formulazione, riconoscendo che la politica potrebbe rimanere restrittiva anche se i tassi venissero ridotti. Se la Banca d'Inghilterra vuole preparare i mercati a una riduzione dei tassi di interesse, deve andare oltre. Alcuni economisti ipotizzano che ciò potrebbe portare il comitato a indicare nelle sue raccomandazioni il supporto per una riduzione "nei prossimi mesi", mentre altri ritengono che il MPC sarà più cauto nelle formulazioni.
Un altro elemento chiave per capire il ragionamento della Banca d'Inghilterra saranno le nuove previsioni sull'inflazione. Se la Banca d'Inghilterra riterrà che i mercati siano troppo cauti riguardo ai tempi e all'ampiezza dei futuri tagli, potrebbe segnalarlo indicando che l'inflazione non raggiungerà l'obiettivo del 2% nei prossimi anni. In ogni caso, segnali che un taglio potrebbe avvenire già il prossimo mese, potrebbero esercitare una pressione a breve termine sulla sterlina, portando a un aumento delle obbligazioni inglesi.
Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico della coppia GBP/USD, gli acquirenti della sterlina non riescono a uscire dal canale. I tori devono prendere il prossimo livello di resistenza a 1.2505. Ciò permetterebbe di puntare a 1.2535, oltre il quale sarà piuttosto problematico avanzare. L'obiettivo più lontano sarà la zona 1.2570, dopodiché si potrà parlare di un movimento più marcato della sterlina verso l'alto a 1.2610. In caso di calo della coppia, gli orsi tenteranno di prendere il controllo su 1.2460. Se ciò dovesse avvenire, una rottura del range assesterebbe un duro colpo alle posizioni dei rialzisti e spingerebbe la coppia GBP/USD al minimo di 1.2430 con la prospettiva di scendere a 1.2380.
Per quanto riguarda il quadro tecnico della coppia EUR/USD, l'euro rimane nel canale. Ora gli acquirenti devono pensare a come prendere il livello di 1.0755. Solo questo permetterebbe di mirare a testare 1.0780. Da lì si potrebbe tentare di raggiungere 1.0810, ma farlo senza il supporto dei grandi giocatori sarà piuttosto problematico. L'obiettivo più lontano sarà il massimo di 1.0850. In caso di calo della coppia, solo nella zona di 1.0725 mi aspetto azioni significative da parte dei grandi acquirenti. Se non ci sarà nessuno, sarebbe una buona idea aspettare l'aggiornamento del minimo a 1.0700, o aprire posizioni long dal livello di 1.0670.
